Il 2025 segna una svolta nelle politiche fiscali italiane: il bonus da 80 euro, introdotto per supportare le famiglie, verrà rimosso per molte categorie di lavoratori. Una decisione che sta generando non poche critiche, soprattutto tra i nuclei familiari che contano su questo extra per far fronte alle difficoltà economiche quotidiane.

Chi perde il bonus nella busta paga 2025?
La manovra 2025 prevede la rimozione del bonus da 80 euro per gran parte delle famiglie. Ecco chi sarà colpito dalla misura:

Famiglie con figli di oltre 30 anni: Il bonus verrà eliminato in concomitanza con la perdita delle detrazioni per familiari a carico, che in alcuni casi specifici arrivano fino a 80 euro mensili.
Figli economicamente dipendenti dai genitori: La misura mira a ridurre il numero di giovani adulti che restano a carico della famiglia senza cercare un lavoro, incentivando l’indipendenza economica.
Chi continuerà a beneficiare del bonus?
Nonostante la stretta, una categoria specifica sarà esclusa dalla riforma:

Famiglie con figli affetti da disabilità: Per questi nuclei familiari, il bonus resterà attivo per tutto il 2025. Una scelta dettata dalla necessità di offrire supporto a chi affronta quotidianamente sfide aggiuntive legate alla cura di un familiare disabile.
Le motivazioni della manovra
Secondo il Governo, l’eliminazione del bonus da 80 euro è giustificata dalla necessità di stimolare l’indipendenza economica dei figli adulti. In Italia, infatti, i giovani tendono a lasciare la casa dei genitori molto più tardi rispetto alla media europea, spesso restando a carico anche oltre i 30 anni.

La manovra punta a incentivare i giovani a cercare un’occupazione e a ridurre il peso economico sui genitori. Tuttavia, questa decisione ha suscitato forti perplessità: molte famiglie denunciano che il bonus era una risorsa fondamentale, soprattutto in un contesto di crescente difficoltà economica.