Un’importante iniziativa sociale prende forma in Lombardia con il progetto “Accanto”, dedicato ai genitori vedovi, separati o divorziati in condizioni economiche difficili. Il programma prevede un contributo una tantum per sostenere le spese essenziali legate alla crescita dei figli e favorire la stabilità familiare.
Cosa Prevede il Bonus “Accanto”
Il progetto sperimentale, avviato con uno stanziamento complessivo di 1,5 milioni di euro, offrirà aiuti economici calibrati sul reddito del richiedente, secondo le fasce ISEE:
Fino a 20.000 euro di ISEE: contributo massimo di 2.500 euro;
Tra 20.000 e 30.000 euro di ISEE: contributo di 1.500 euro.
Ogni famiglia potrà presentare una sola domanda, allegando i documenti richiesti per accedere al beneficio.
Come Funziona il Progetto
La gestione delle richieste sarà affidata ai Centri per la famiglia distribuiti sul territorio lombardo. Questi centri, oltre a erogare il contributo economico, accompagneranno i genitori con un programma di aiuto personalizzato, parte integrante del Patto di Corresponsabilità.
Obiettivi dell’Iniziativa
Il bonus “Accanto” non si limita a fornire supporto economico, ma mira a:
Favorire lo sviluppo armonico dei figli a carico;
Sostenere i genitori nella ridefinizione del proprio ruolo genitoriale;
Coprire spese sanitarie, scolastiche o legate all’abitazione (affitto o mutuo).
Dichiarazioni Ufficiali
L’assessora Elena Lucchini, promotrice dell’iniziativa, ha sottolineato l’importanza etica e morale del progetto, ispirato alla legge regionale 18/2004. “Vogliamo offrire un sostegno concreto a chi si trova a gestire una situazione familiare difficile, garantendo strumenti utili per un futuro migliore,” ha dichiarato.
Come Fare Domanda
Per accedere al bonus “Accanto”, è necessario rivolgersi ai Centri per la famiglia, che guideranno i richiedenti attraverso l’intero processo, verificando i requisiti e predisponendo il programma di supporto personalizzato.