Il bonus anziani previsto per il 2025 porterà un importante supporto economico per gli anziani e i disabili con pensioni basse. Questa misura introduce un incremento di 850 euro al mese per coloro che soddisfano specifici requisiti.

Novità sul bonus anziani 2025
Dopo settimane di speculazioni su possibili aumenti delle pensioni di invalidità e dell’indennità di accompagnamento, è stato ufficializzato l’assegno di assistenza introdotto dal decreto anziani. Questo sostegno mira a migliorare la qualità della vita degli anziani e delle persone non autosufficienti, in particolare quelle che già percepiscono la pensione di invalidità o l’indennità di accompagnamento.

Chi può ottenere il bonus?

Il bonus anziani è rivolto a:

Over 80 non autosufficienti;

Invalidi al 100%;

Percettori di indennità di accompagnamento;

Famiglie con un ISEE non superiore a 6.000 euro.

Come funziona l’assegno di assistenza?

L’assegno di assistenza è un importo aggiuntivo alla pensione esistente, utilizzabile esclusivamente per:

Servizi di assistenza domiciliare;

Spese per l’assunzione di una badante.

Questo strumento rappresenta un supporto concreto per affrontare l’aumento del costo della vita e garantire una migliore gestione della quotidianità. Tuttavia, il bonus non è convertibile in denaro e deve essere destinato esclusivamente ai servizi indicati.

Come richiedere il bonus anziani 2025

Per accedere al bonus da 850 euro, sarà necessario:

Aggiornare il proprio ISEE: Predisporre la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il 2025.

Presentare la domanda: La richiesta potrà essere inoltrata telematicamente tramite il sito ufficiale dell’INPS o attraverso enti di patronato.

I documenti richiesti includono:

Dichiarazione dei redditi;

Saldo delle giacenze medie dei conti correnti del 2023;

Altri documenti necessari per dimostrare il possesso dei requisiti.
Il bonus anziani rappresenta un passo avanti nelle politiche di supporto agli anziani e ai disabili, fornendo un aiuto significativo a coloro che affrontano difficoltà economiche. La possibilità di destinare il bonus a servizi essenziali come l’assistenza domiciliare o il supporto di una badante è fondamentale per migliorare il benessere delle famiglie più fragili.