Giovedì mattina, un episodio di violenza inaudita ha scosso il rione Scanzano di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Un gruppo di circa trenta persone ha fatto irruzione nella scuola media Salvati, aggredendo una docente di sostegno. All’origine dell’episodio, secondo le prime ricostruzioni, vi sarebbero voci diffuse sui social network che accusavano la docente di presunti comportamenti inappropriati verso alcuni alunni.

Un’aggressione senza precedenti
L’aggressione si è consumata in pochi drammatici istanti, sotto gli occhi increduli di altri docenti e genitori presenti. Il padre della vittima, intervenuto per proteggere la figlia, ha riportato la frattura di un polso, mentre la docente ha subito un trauma cranico a causa dei colpi ricevuti.

L’intervento tempestivo dei carabinieri, allertati dai colleghi della donna, ha evitato conseguenze ancora più gravi. Gli agenti stanno conducendo indagini approfondite per ricostruire la dinamica dei fatti e identificare i responsabili. Sono stati sequestrati cellulari e computer per verificare la veridicità delle accuse circolate online e il ruolo dei social nel fomentare l’odio.

La risposta delle autorità
Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha condannato duramente l’accaduto:

“È un episodio di enorme gravità e di violenza estrema. Confido nella capacità investigativa dei carabinieri per accertare la verità dei fatti. Bisogna riportare al più presto la serenità nella scuola, tra gli studenti, i loro genitori e il corpo insegnanti.”

La scuola media Salvati, recentemente premiata dal ministro Valditara per le sue iniziative educative, si trova ora al centro di una vicenda che getta un’ombra sul sistema scolastico e sull’importanza della sicurezza negli istituti.

Un problema più ampio: la violenza e i social media
Questo episodio evidenzia un problema sempre più attuale: il ruolo dei social media nella diffusione di voci infondate e nell’alimentare il clima di tensione. È fondamentale sensibilizzare le famiglie e gli studenti sull’uso responsabile delle piattaforme digitali, evitando di lasciarsi influenzare da accuse non verificate.