Un grave episodio verificatosi in un istituto superiore di Pistoia nell’aprile 2019 ha portato a una sentenza significativa sul piano educativo e della responsabilità genitoriale. Una ragazza spinse una compagna durante l’orario scolastico, provocandole una ferita alla testa con un lungo taglio. Il tribunale ha stabilito un risarcimento di oltre 85.000 euro a carico dei genitori della colpevole, ritenuti responsabili di non aver impartito alla figlia un’educazione adeguata al rispetto delle regole di convivenza civile.
I fatti
L’episodio è avvenuto mentre la vittima si trovava fuori dalla classe, con il permesso dell’insegnante, per raggiungere gli armadietti al piano inferiore dell’edificio scolastico. Durante il tragitto, è stata spinta volontariamente alla schiena dalla compagna, finendo contro uno spigolo e riportando una ferita lacero-contusa alla testa.
Intervento medico: La ragazza è stata trasportata in ospedale, dove è rimasta ricoverata per 72 ore, con una prognosi di 20 giorni.
Conseguenze: Il consulente tecnico ha accertato anche danni estetici temporanei e permanenti, che hanno aggravato il risarcimento.
La sentenza
Il tribunale ha ritenuto i genitori della colpevole responsabili sul piano educativo, citando il loro obbligo di “mantenere, istruire ed educare la prole”, come stabilito dal codice civile. La spinta è stata giudicata come grave e immotivata, sottolineando carenze educative che hanno concorso a causare l’episodio.
Oltre alla famiglia della responsabile, è stata coinvolta anche la scuola, accusata di non aver vigilato adeguatamente: al momento dell’incidente, infatti, nessun docente era presente nel corridoio. Tuttavia, l’amministrazione scolastica ha rigettato ogni addebito, sostenendo che l’ambiente fosse sicuro e noto alle alunne.
Il risarcimento
Il tribunale ha disposto un indennizzo superiore a quanto richiesto inizialmente dalla famiglia della vittima, che aveva avanzato una richiesta di 53.000 euro, più spese mediche. La cifra finale, comprensiva di danni morali, estetici e spese legali, ha superato gli 85.000 euro.
Responsabilità educativa e scolastica
Questa sentenza apre un importante dibattito sulla responsabilità condivisa tra genitori e istituzioni scolastiche:
Genitori: Devono garantire un’educazione fondata sul rispetto delle regole e della civile convivenza.
Scuola: Ha il dovere di vigilare sugli studenti, soprattutto durante l’orario scolastico, per prevenire episodi di violenza.