La recente vicenda del furto e del successivo ritrovamento della statua di San Ciro ha acceso l’attenzione e la reazione dei residenti del quartiere Vomero a Napoli. In una città dove le edicole votive rappresentano una tradizione radicata, ereditata probabilmente dalla nea polis greca e rafforzata nel Settecento grazie a padre Rocco, consigliere di re Carlo III di Borbone, questo episodio non poteva passare inosservato.
Il furto, avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, ha visto protagonista un uomo di 54 anni residente a Soccavo. Dopo la denuncia dei residenti, i carabinieri del Nucleo Operativo e della stazione Vomero Arenella si sono attivati, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private e i dati dei lettori di targa nelle vicinanze. Grazie a un’indagine rapida ed efficace, le forze dell’ordine sono riuscite a identificare e fermare il responsabile, recuperando la statua rubata e riportandola al sicuro.
Il presidente del Comitato Valori Collinari, Gennaro Capodanno, che aveva seguito la vicenda su segnalazione dei cittadini, ha espresso gratitudine verso i carabinieri: «Un grazie sentito ai carabinieri che, in tempi rapidi, con l’ausilio delle telecamere, sono riusciti a individuare e ad arrestare la persona che aveva sottratto la statuetta di San Ciro». Ha anche evidenziato il legame profondo della comunità con questa icona religiosa, custode delle preghiere e della devozione dei residenti fin dal 1949, anno in cui l’edicola era fondata dall’associazione Cattolica, come indicato dalla lapide marmorea presente.
La notizia del ritrovamento ha portato sollievo e gioia tra i fedeli del Vomero, che ora attendono impazienti che la statuetta sia riposizionata nella sua teca originale. Si prevede una celebrazione che renda omaggio a San Ciro, protettore degli ammalati e patrono dei medici, simbolo di speranza e fede per tanti.