Il mese di dicembre 2024 si preannuncia particolarmente significativo per milioni di pensionati italiani, con l’arrivo di nuove somme che includono tredicesima, bonus extra e rivalutazioni. Ecco una guida dettagliata su cosa aspettarsi e chi potrà beneficiare delle agevolazioni.
Tredicesima mensilità: cosa c’è da sapere
La tredicesima è uno dei momenti più attesi dell’anno per circa 16 milioni di pensionati italiani. L’importo medio della tredicesima è di circa 1.170 euro, con un costo complessivo stimato in 41 miliardi di euro.
L’importo effettivo dipende dalla pensione mensile lorda e subisce trattenute fiscali come l’Irpef, che a dicembre può incidere sensibilmente. Per visualizzare in anticipo la cifra netta, è possibile scaricare dal portale INPS il modello “Obis”.
Nota importante: Chi ha debiti con il Fisco, ad esempio legati alla dichiarazione dei redditi, vedrà la trattenuta automatica direttamente sull’importo della tredicesima.
Bonus extra di 154,94 euro
Un’altra novità per dicembre 2024 è il bonus extra di 154,94 euro, destinato a pensionati con redditi bassi. Questo importo aggiuntivo, esente da imposte, sarà accreditato automaticamente insieme alla rata mensile di dicembre.
Requisiti per il bonus:
Pensionati con reddito individuale fino a 11.672,90 euro annui.
Pensionati con reddito coniugale fino a 23.345,79 euro annui.
Destinatari di uno o più trattamenti pensionistici erogati dall’INPS, inclusi lavoratori dipendenti, autonomi e pubblici.
Esclusi dal bonus:
Beneficiari di assegni sociali, Ape sociale e prestazioni di invalidità civile.
Percettori di assegni di esodo (isopensione) e altre forme straordinarie di solidarietà.
Il calcolo del bonus sarà effettuato sulla base dei redditi aggiornati al 2020, e l’erogazione avverrà in modalità provvisoria.
Quattordicesima mensilità per chi non l’ha ricevuta a luglio
Per chi ha maturato i requisiti tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2024, la quattordicesima sarà accreditata con il cedolino di dicembre.
Importi della quattordicesima:
336 euro: per chi ha tra 15 e 18 anni di contributi e un reddito tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo.
655 euro: per chi ha almeno 25 anni di contributi e un reddito inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo (11.823,90 euro).
Rivalutazioni delle pensioni dal 1° gennaio 2025
Dopo dicembre, attenzione al 1° gennaio 2025, quando scatteranno le rivalutazioni degli assegni. Le pensioni saranno aggiornate in base all’inflazione, con un incremento dell’1,6% per i trattamenti minimi e un adeguamento progressivo per gli importi più alti.
Incrementi attesi:
Pensioni fino a 2.100 euro lordi: aumento completo dell’1,6%, Pensioni tra 2.100 e 2.600 euro lordi: aumento dell’1,44%, Pensioni superiori a 2.600 euro lordi: aumento dell’1,2%.
Le pensioni minime raggiungeranno i 617,9 euro al mese grazie a una rivalutazione extra, confermata anche per il 2025.
Come controllare gli accrediti
Per verificare l’accredito delle somme spettanti (tredicesima, bonus e quattordicesima), i pensionati possono consultare il portale INPS accedendo alla propria area personale. È consigliabile confrontare l’importo di dicembre con quello del mese precedente per identificare eventuali variazioni.
Il mese di dicembre 2024 porterà una serie di benefici per i pensionati italiani, tra tredicesima mensilità, bonus di 154,94 euro, e gli ultimi accrediti della quattordicesima. Con l’inizio del 2025, gli assegni saranno ulteriormente rivalutati per garantire una maggiore tutela contro l’inflazione, con un’attenzione particolare alle pensioni minime.