Ieri a Napoli, nel quartiere Ponticelli, si è svolto un momento di riflessione e solidarietà in ricordo di Santo, il 19enne ucciso da un colpo di pistola. Circa un migliaio di giovani, vestiti di nero, si sono riuniti davanti all’Isis Archimede, la scuola che frequentava. Tra loro, molti hanno indossato t-shirt bianche con la sua foto e la scritta “Santo per sempre”, e uno striscione recitava: “Santo… come Abele per mano di Caino”. Il gesto collettivo aveva lo scopo di sensibilizzare contro la violenza e la diffusione delle armi.

Sui social dell’istituto è sottolineato come la tragica morte di Santo metta in luce la necessità di difendere il valore della vita e combattere la violenza. Tra le testimonianze, quella di un amico che lo ha ricordato come un ragazzo “umile, sensibile, altruista” e che ha espresso la sua delusione per una società che, a suo dire, “valuta la vita meno di una scarpa” e considera l’arma un simbolo di invincibilità.

Durante l’incontro, i ragazzi hanno letto testi e poesie in suo ricordo, e hanno dedicato il brano “L’ultima Poesia” di Geolier e Ultimo al loro amico scomparso. La dirigente scolastica, Maria Rosaria Stanziano, ha offerto il supporto necessario agli studenti per affrontare il difficile momento. L’incontro si è concluso con la lettura dello striscione che riportava la frase: “Difendiamo la vita, basta armi e violenza”.