La storia di Sabrina Pepe, infermiera del reparto di Neonatologia dell’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, è un esempio straordinario di professionalità e umanità che si è manifestata al di fuori del suo orario di lavoro, ma che, come spesso accade per chi ha una vera vocazione, non ha conosciuto pause.
Il soccorso improvviso
Giovedì scorso, mentre si trovava fuori servizio in via Pignasecca, Sabrina stava camminando tranquillamente quando ha visto un uomo accasciarsi improvvisamente a terra, a pochi passi dall’Ospedale Vecchio Pellegrini. All’inizio pensava che fosse inciampato, ma poi si è accorta che la situazione era ben più grave: l’uomo si trovava in evidente difficoltà, con il braccio sinistro stretto al petto e soffriva visibilmente. Sabrina ha subito intuito cosa stesse accadendo e, senza esitare, è corsa indietro per prestare soccorso.
Quando l’uomo ha perso conoscenza, Sabrina ha immediatamente riconosciuto i segni di un arresto cardiaco. Senza perdere un attimo, ha iniziato a praticare il massaggio cardiaco esterno, chiedendo contemporaneamente a gran voce di allertare i soccorsi. Nel frattempo, un altro passante si è avvicinato, ma Sabrina, purtroppo, non sapeva se i soccorsi fossero effettivamente chiamati. Nonostante ciò, ha continuato a intervenire, sostenendo la circolazione fino al momento in cui l’uomo ha ripreso dei leggeri movimenti spontanei.
Il trasporto e il lieto fine
Visto che l’ospedale era vicinissimo, Sabrina ha deciso di non aspettare ulteriormente e ha caricato l’uomo su un’auto, facendosi accompagnare al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini. Restando fuori dall’ospedale, ha temuto di ricevere una notizia tragica, ma dopo circa un’ora è stata informata che l’uomo si era stabilizzato e che il peggio era passato.
Un encomio meritato
La vicenda non è passata inosservata. La professionalità e l’altruismo di Sabrina Pepe sono ora al vaglio del Consiglio Direttivo dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Napoli (Opi Napoli), che ha deciso di tributarle un meritato encomio. La presidente dell’Ordine, Teresa Rea, ha sottolineato come Sabrina abbia interpretato al meglio i valori di professionalità, umanità e dedizione che caratterizzano il codice deontologico infermieristico. “Il suo esempio”, ha detto Teresa Rea, “deve essere indicato soprattutto ai giovani come modello per rappresentare il senso di essere e sentirsi infermieri, la professione più bella al mondo”.