Nell’ambito della nuova Manovra economica, la proposta della Lega di ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro ha innescato una tensione nella maggioranza. L’emendamento presentato mira a ripristinare la riduzione del canone già introdotta l’anno scorso e, come dichiarato dai parlamentari leghisti della commissione Vigilanza Rai, rappresenta “un intervento doveroso” per alleggerire il peso economico sui cittadini, spingendo la Rai a migliorarsi senza ulteriori aggravi fiscali. La Lega, inoltre, conferma la propria intenzione di ridurre il canone in modo progressivo, con l’obiettivo finale della sua completa abolizione.

La Reazione di Forza Italia: “Non Fa Parte dell’Accordo di Governo”
Forza Italia (FI) si è subito opposta alla proposta leghista. Raffaele Nevi, portavoce nazionale del partito, ha sottolineato che la riduzione del canone non rientra negli accordi di governo e ha ribadito che la posizione di FI è di ferma contrarietà. Maurizio Gasparri, capogruppo di FI al Senato, ha ulteriormente evidenziato la mancanza di entusiasmo verso il tema, argomentando che un taglio del canone comporterebbe inevitabilmente un incremento dei trasferimenti alla Rai, senza portare quindi a un effettivo risparmio per le casse pubbliche.

La Sanità Pubblica e le Criticità Evidenziate dalla Fondazione Gimbe
Mentre la discussione sul canone Rai genera frizioni, emergono anche preoccupazioni significative riguardo alle risorse per la sanità pubblica. Durante le audizioni parlamentari sulla Manovra, la Fondazione Gimbe ha espresso preoccupazione per la distanza tra le risorse attualmente stanziate e le necessità reali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta, ha sottolineato che le risorse previste per il settore sanitario, circa 10,2 miliardi di euro fino al 2030, sono largamente insufficienti rispetto ai 29 miliardi di spese previste, generando un divario di circa 19 miliardi.

Cartabellotta ha poi invitato a evitare che la sanità diventi terreno di scontro politico, richiamando l’attenzione sulla necessità di investimenti strutturali per rispondere alle gravi difficoltà del sistema sanitario nazionale, che si trova in crescente difficoltà nel garantire servizi adeguati alla popolazione.