Un’importante operazione antidroga ha portato all’arresto di 33 persone, collegate al clan camorristico Amato-Pagano, noto come gli “scissionisti di Scampia”. All’alba di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, supportati dalla Direzione centrale per i servizi antidroga (DCSA) e dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno eseguito arresti tra Napoli e la Spagna su mandato del Tribunale di Napoli, sezione Direzione Distrettuale Antimafia.

Il Traffico di Droga tra Spagna e Napoli
Secondo le indagini, il clan Amato-Pagano si riforniva di cocaina e hashish da un narcotrafficante spagnolo ancora latitante. Due organizzazioni partenopee gestivano l’importazione della droga, destinata ai comuni di Melito e Mugnano di Napoli, con una base logistica nel Casertano, a Gricignano d’Aversa. L’accusa principale per gli indagati è l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dall’utilizzo di armi e dall’aver favorito il clan camorristico.

Comunicazioni Protette e Nickname Calcistici
I narcos hanno utilizzato tecnologia avanzata per evitare di essere intercettati, includendo telefoni Google, SIM olandesi e il protocollo di comunicazione Matrix. Questo protocollo, usato anche da enti pubblici in Germania, garantisce un alto livello di sicurezza, consentendo comunicazioni impenetrabili e intercambiabili tra piattaforme diverse.

Per confondere ulteriormente le forze dell’ordine, i membri del gruppo si identificavano con nickname ispirati a celebri calciatori, come “Pelé,” “Messi,” e “Insigne.” Tuttavia, grazie all’uso di uno spyware installato su uno dei criptotelefoni degli indagati, le forze dell’ordine sono riuscite a monitorare e decifrare le loro comunicazioni.