Un nuovo episodio di violenza si è verificato presso il pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, dove un’infermiera è stata vittima di una tentata aggressione. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio, intorno alle 13:40, quando un paziente di origini algerine, trasportato dal 118 per una ferita da rissa, ha reagito con violenza alle indicazioni dell’infermiera. Alla richiesta di rimanere fermo sulla barella per evitare cadute, il paziente ha iniziato a minacciarla e insultarla, passando poi all’aggressione fisica. L’uomo è stato inizialmente bloccato da altri pazienti presenti e, successivamente, dalle guardie giurate e da un agente di polizia del drappello ospedaliero.

L’Intervento della Polizia e le Conseguenze
L’aggressore, dopo essere immobilizzato, è condotto in fermo dalla polizia. Tuttavia, l’agente intervenuto per bloccare l’uomo ha riportato contusioni al volto con una prognosi di sette giorni. Durante il processo per direttissima, l’aggressore ha dato in escandescenze, tentando di colpirsi contro le sbarre della gabbia.

Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha espresso solidarietà all’infermiera e all’agente ferito, sottolineando l’importanza di continuare a garantire la presenza della Polizia di Stato nei presidi ospedalieri, accanto ai sistemi di videosorveglianza e agli allarmi d’emergenza.

Critiche del Sindacato di Polizia: Maggiore Sicurezza e Supporto agli Agenti
L’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” ha segnalato che questo episodio rappresenta la quarantottesima aggressione subita dai sanitari dell’ASL Napoli 1 dall’inizio dell’anno, evidenziando la necessità di proteggere maggiormente il personale ospedaliero. Il Coisp, sindacato di polizia, ha ribadito le sue critiche alla decisione di assegnare un solo agente per turno negli ospedali. Il segretario generale del Coisp Napoli, Raimondi, ha dichiarato: “È da oltre un anno che contestiamo questa scelta; l’incolumità non solo del personale sanitario, ma anche dell’unico agente presente è a rischio”.