Con l’arrivo delle festività natalizie, il Governo italiano propone una misura economica per alleggerire la pressione fiscale su alcune categorie di lavoratori. Si tratta del bonus da 540 euro su base annua, legato al taglio del cuneo fiscale, che punta a offrire un piccolo sollievo economico ai lavoratori dipendenti con redditi medio-alti.
Come funziona il bonus?
Il bonus è il risultato di una riduzione dell’Irpef, con l’obiettivo di diminuire il carico fiscale per alcune fasce di reddito. In pratica, il taglio del cuneo fiscale aumenta la retribuzione netta di alcune categorie, consentendo loro di trattenere una maggiore parte del proprio stipendio. Tuttavia, l’impatto varia significativamente a seconda del reddito annuo lordo del lavoratore.
Chi ne beneficerà maggiormente?
Secondo uno studio della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, i benefici più evidenti andranno ai lavoratori con un reddito annuo lordo di circa 40.000 euro, che potranno risparmiare fino a 543 euro all’anno. Altre fasce di reddito beneficeranno in modo meno significativo:
Redditi tra 30.000 e 35.000 euro: risparmio tra 101 e 145 euro all’anno.
Redditi inferiori ai 30.000 o superiori ai 40.000 euro: vantaggi fiscali limitati o nulli.
Criticità della misura
Nonostante l’iniziativa sia positiva, non mancano le criticità e disparità. I redditi più bassi e quelli appena superiori ai 40.000 euro non riceveranno un supporto adeguato rispetto alle loro esigenze economiche. Questo crea un senso di iniquità tra i cittadini, poiché le fasce più vulnerabili, che avrebbero maggiore necessità di un sostegno, risultano essere le meno avvantaggiate.
Un aiuto limitato nel tempo
Il bonus, pur rappresentando un sollievo concreto per alcuni lavoratori, è una misura temporanea e limitata nella portata. Per molte famiglie italiane, soprattutto quelle con redditi bassi, l’impatto del provvedimento potrebbe non essere sufficiente a fronteggiare le difficoltà economiche, soprattutto nel contesto di un aumento generale del costo della vita.