Per la prima volta alla Basilica degli scavi di Pompei, antica sede del Tribunale di giustizia, l’8 novembre alle 10:30 sarà in scena un processo simulato a cura di studenti del liceo classico Plinio Seniore sotto la guida del Tribunale di Torre Annunziata. La storia processuale che è riportata in vita è ‘Il processo a Pino Paternò’, liberamente tratto dal romanzo di Viola Ardone ‘Oliva Denaro’, i cui protagonisti Oliva Denaro e Pino Paternò ripropongono la vicenda vera di Franca Viola, una giovane siciliana che nel 1966 finì segregata e stuprata e che poi decise coraggiosamente di denunciare il suo aguzzino rifiutando la prassi del matrimonio riparatore.
I liceali, guidati ed affiancati da magistrati, avvocati e funzionari del Tribunale di Torre Annunziata, realizzeranno il processo, come una vera e propria messa in scena del reale dibattimento, aggiornato all’impianto del processo accusatorio moderno per attualizzare la procedura e per renderlo maggiormente fruibile. Il Processo Simulato è una delle azioni inserite nel progetto più ampio ‘Ricucire i sogni’ che da oltre due anni le organizzazioni Apeiron Aps e la cooperativa Città della Gioia, unitamente al Tribunale di Torre Annunziata, stanno realizzando nel territorio vesuviano con l’obiettivo di generare un Patto educativo territoriale che possa essere argine al fenomeno della dispersione scolastica e della povertà educativa.
I processi simulati sono concepiti come una vera e propria messa in scena del dibattimento (modulato secondo canoni di fedeltà giudiziaria) e permettono di vivere l’accaduto mettendosi dal punto di vista delle vittime, ma anche degli imputati, facendo sentire “la giustizia” un alleato insostituibile per garantire equità e benessere. Rappresentano una proposta educativa efficace, di grande impatto, e da tempo il Tribunale di Torre Annunziata, assieme alle associazioni coinvolte, ne propone la realizzazione presso la sua sede istituzionale. Per la prima volta, lo scorso 18 aprile, sempre nell’ambito di Ricucire i sogni, un processo simulato è realizzato nell’aula consiliare di Pompei, prima di essere riproposto in un luogo di storia e cultura, quale il sito archeologico di Pompei.
L’appuntamento dell’8 novembre si pone a poche settimane dal 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza di genere, ed è realizzato grazie al contributo economico e al patrocinio del Comune di Pompei e alla collaborazione del Parco archeologico di Pompei. L’evento è aperto ai visitatori degli scavi di Pompei, e/o dietro esibizione di invito.