Gli Squallor, leggenda indiscussa della musica italiana per il loro stile provocatorio e irriverente, nonché autori del film “Arrapaho”, da tempo considerato uno dei peggiori della storia, ricevono un omaggio decisamente inedito. Le figure di Alfredo Cerruti, Daniele Pace, Totò Savio e Giancarlo Bigazzi, noti per aver rivoluzionato il mondo della musica italiana con il loro “trivial sound”, diventano protagonisti di una mostra d’arte scultorea.

L’autore di questa originale esposizione è Salvatore Scuotto, maestro presepiale della bottega La Scarabattola, che per l’occasione si presenta con il nome d’arte Morale-S, in collaborazione anche della moglie Nicoletta Itto. I due hanno realizzato quindici sculture che rendono omaggio ai fondatori di una delle band più trasgressive e iconiche d’Italia, celebri per il loro umorismo crudo e dissacrante.

La Mostra “Fango” al Teatro Instabile
La mostra, intitolata “Fango”, sarà esposta dal 12 al 24 ottobre al Teatro Instabile, situato nelle viscere del centro storico di Napoli. Una scelta di location che non potrebbe essere più azzeccata, secondo Scuotto: “Con il suo ambiente tra l’underground e il barocco, è una cornice pienamente squalloristica”. Questo spazio, con le sue atmosfere cariche di storia e arte, diventa lo scenario perfetto per celebrare un gruppo che ha fatto dell’irriverenza e dell’anticomformismo la sua bandiera.

Gli Squallor: Eroi del Trivial Sound
Nati negli anni ’70, gli Squallor hanno scardinato le regole della musica italiana con testi volgari, ironici e volutamente sopra le righe. Spesso definiti i “fab four della canzone pornoromantica”, erano professionisti della musica che, stanchi delle convenzioni, hanno creato un progetto che sfidava ogni regola del settore. Alfredo Cerruti, Daniele Pace, Totò Savio e Giancarlo Bigazzi, oggi tutti scomparsi, sono rimasti nell’immaginario collettivo come simboli di una provocazione artistica che ha saputo divertire, ma anche far riflettere.

Un Omaggio d’Arte
Le sculture di Scuotto, curate da Pasquale Rucco, rappresentano un tributo a queste figure iconiche, infatti immortalate in una forma artistica che riflette la stessa provocazione e irriverenza che ha caratterizzato la loro musica. Ogni opera, seppur di dimensioni ridotte, è carica di significato e cerca di trasmettere lo spirito dissacrante del gruppo, capace di mettere a nudo, con ironia e sarcasmo, i vizi e le ipocrisie della società.