Giorni non facili per lo scenario politico nella Città dei Gigli che da qualche ora si ritrova senza Primo Cittadino. Con una lettera indirizzata ai Consiglieri comunali, Claudio Buonauro annuncia e motiva la scelta delle sue dimissioni, senza mezzi termini spara a zero su tutti rilevando «che non sussistono le condizioni per utilmente proseguire nel solco dei buoni risultati conseguiti sino ad ora soprattutto nei settori delle opere pubbliche, dell’ambiente, della cultura, del sociale e non ultimo, nella riorganizzazione della macchina amministrativa comunale e del suo risanamento finanziario». Buonauro spiega che «l’azione di guida del governo cittadino» si ferma qui «atteso che i rapporti con la coalizione non risultano più improntati a principi di correttezza e fiducia».
«Considerato che l’orgogliosamente rivendicata efficacia dell’attività amministrativa di questi anni appare purtroppo recessiva rispetto alla constatazione del pur occasionale affievolimento della necessaria preordinazione della stessa al costante perseguimento dell’interesse pubblico – argomenta il sindaco dimissionario, nella vita magistrato del Consiglio di Stato e docente di diritto amministrativo -. Constatato in ultima e complessiva analisi che questa decisione è maturata in ragione, in primo luogo, di un consenso elettorale mai tramutatosi, probabilmente anche per limiti caratteriali del sottoscritto, in un supporto reale della città, pur non dovendo le scelte del Primo Cittadino edonisticamente rincorrere il plauso del cangiante sentimento dell’opinione pubblica».
«In secondo luogo, nell’atteggiamento oltremodo ostile e distruttivo della minoranza, pur nel legittimo uso (talvolta eccessivo nei modi e nei contenuti) delle prerogative e delle aspirazioni “ribaltonistiche” sue proprie; infine, nelle già ricordate dinamiche nel rapporto con le forze di maggioranza non sempre caratterizzato dalla sintonia di metodi ed obiettivi. Tutto quanto sopra premesso – conclude Buonauro – presento le mie dimissioni dalla carica di Sindaco».
Dimissioni che arrivano a pochi giorni di distanza dalla miccia innescata dal servizio delle Iene dove si parla di testimonianze riguardanti presunti voti di scambio a vantaggio proprio di alcuni consiglieri e di rimando dello stesso Sindaco nella tornata elettorale del 2022.
Una miccia che ha probabilmente innescato un quadro politico già precario che ha dapprima portato alle revoche dell’assessore delegato ai lavori pubblici Carrella (che giorni fa con una nota chiariva la sua posizione di estraneità ai fatti riportati dalla trasmissione “ Le Iene” ribadendo di non essere iscritto tra gli indagati e anzi agendo di rimando per calunnia ) e quella dell’Assessore Bruscino. Oggi pomeriggio la stoccata che mette l’assetto politico nolano in ginocchio con le dimissioni del Sindaco.