Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è da tempo in difficoltà, e una possibile soluzione per garantirne la sostenibilità potrebbe arrivare da una tassa sulle sigarette. È questa la proposta lanciata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), che suggerisce di aumentare il prezzo dei pacchetti di sigarette di 5 euro, raccogliendo così fino a 13,8 miliardi di euro all’anno per sostenere la sanità pubblica. Questa misura non solo rafforzerebbe le finanze del SSN, ma contribuirebbe anche a ridurre il consumo di tabacco, prevenendo migliaia di casi di tumore al polmone e altre patologie legate al fumo.

Fumo e salute: un rischio troppo alto
Il presidente di Aiom, Francesco Perrone, ha sottolineato l’urgenza di agire contro il tabagismo, che rappresenta il principale fattore di rischio per il tumore al polmone, responsabile di circa 40.000 nuove diagnosi ogni anno. Il fumo, inoltre, è legato ad altre gravi malattie, tra cui patologie cardiovascolari e respiratorie. Secondo Aiom, 93.000 decessi annui in Italia sono attribuibili al fumo, generando costi sociali ed economici pari a oltre 26 miliardi di euro. Nonostante queste cifre allarmanti, il 24,5% degli adulti italiani continua a fumare, con una crescita preoccupante del consumo tra le donne.

Confronto internazionale sui prezzi delle sigarette
In Italia, i pacchetti di sigarette costano meno rispetto ad altri Paesi europei. Se nel 2024 un pacchetto di uno dei principali marchi costa 6,20 euro, in Francia il prezzo sale a 12,50 euro e in Inghilterra a 12 euro. Anche negli Stati Uniti, i prezzi sono più elevati, con pacchetti che arrivano a circa 8 dollari. Nonostante la convinzione diffusa che un aumento delle tasse sulle sigarette potrebbe incontrare resistenza, un’indagine condotta dall’Istituto Mario Negri nel 2024 ha rivelato che il 62% degli italiani è favorevole a una tassa di scopo, a patto che i fondi vengano destinati al SSN.

L’impatto delle tasse sul consumo di tabacco
Silvano Gallus, del Laboratorio di ricerca sugli stili di vita del Mario Negri, ha spiegato che aumentare il prezzo del tabacco è una delle strategie più efficaci per ridurre il consumo. Studi dimostrano che un incremento del 10% del prezzo porta a una riduzione del 4% nel consumo di sigarette. Questa strategia, secondo la Banca Mondiale, è uno degli strumenti principali per il controllo del tabagismo.

Appoggio politico e prospettive future
La proposta di Aiom ha ricevuto l’appoggio della vicepresidente del Senato, Domenica Castellone, che ha annunciato la presentazione di emendamenti alla manovra economica in questa direzione. Castellone ha anche suggerito la possibilità di avviare una raccolta di 50.000 firme per portare il tema in Aula, sfruttando un nuovo regolamento del Senato che impone di discutere le proposte di iniziativa popolare entro tre mesi dalla loro presentazione.