A Cardito, nell’hinterland nord di Napoli, sei nuclei familiari stanno protestando contro l’abbattimento della loro palazzina, in una complicata vicenda di abusivismo edilizio. I residenti, che affermano di aver speso oltre 240.000 euro per ottenere condoni e licenze, si sentono traditi dal sindaco, che ha alimentato false speranze riguardo alla legalità delle loro abitazioni.
Durante la manifestazione, i partecipanti hanno esposto cartelli con messaggi come «Dopo anni di politica assente è morta la cara casa» e «Noi campani siamo cittadini di serie B». Queste frasi riflettono la frustrazione dei residenti, molti dei quali sono famiglie con bambini, anziani e persone con gravi patologie, tutti a rischio di perdere la propria casa.
Situazione Legale e Richieste di Sanatoria
L’amministrazione comunale sostiene di aver già notificato un decreto esecutivo e che i preavvisi per l’abbattimento sono scaduti. Di conseguenza, i residenti affermano che le loro possibilità legali sono esaurite e chiedono ora disperatamente una sanatoria per le loro abitazioni.
Tensioni e Intervento delle Autorità
Durante le manifestazioni, centinaia di persone si sono barricate all’interno dell’edificio mentre altri protestavano all’esterno. La situazione ha richiesto l’intervento di vigili del fuoco e ambulanze, con la polizia presente per mantenere l’ordine. Anche se le ruspe sono state pronte per l’abbattimento, si sono allontanate per evitare ulteriori tensioni. Tuttavia, è previsto che tornino per eseguire il provvedimento in un secondo momento.