Il governo Meloni ha approvato la terza manovra finanziaria, una legge di bilancio da 30 miliardi di euro per il 2024, destinata a crescere fino a 40 miliardi entro il 2027. Questa manovra, approvata dopo un rapido Consiglio dei Ministri, introduce diverse novità, tra cui un bonus bebè da 1.000 euro per le famiglie con un ISEE inferiore ai 40.000 euro, misure per la riduzione del cuneo fiscale e importanti investimenti nella Sanità pubblica.

Le principali misure della manovra
1. Bonus bebè da 1.000 euro
Uno dei punti salienti della nuova manovra è l’introduzione del bonus bebè, destinato a sostenere le famiglie con nuovi nati. Il bonus sarà riservato alle famiglie con un reddito ISEE inferiore a 40.000 euro e punta a incentivare la natalità in un periodo di forte calo demografico in Italia. Questo intervento fa parte di un più ampio piano natalità che prevede anche un aumento del contributo per la frequenza degli asili nido e l’esclusione delle somme dell’assegno unico universale dal calcolo ISEE, rendendo più agevole l’accesso ai benefici.

2. Taglio del cuneo fiscale
Il taglio del cuneo fiscale, misura già adottata dal governo, diventerà strutturale a partire dal 2024, ma con alcune modifiche. Per i redditi fino a 20.000 euro, sarà mantenuta la decontribuzione, ossia una riduzione delle imposte a carico dei lavoratori. Oltre questa soglia, il taglio si trasformerà in una detrazione sul lavoro dipendente. L’effetto netto per i lavoratori sarà un aumento di circa 100 euro mensili sugli stipendi, con lo sconto che proseguirà fino ai 35.000 euro di reddito e si azzererà a 40.000 euro.

3. Sanità: 3 miliardi per nuove assunzioni
Uno degli interventi più rilevanti riguarda il settore della Sanità, per il quale sono stati stanziati tra i 2,8 e i 3 miliardi di euro. Questi fondi serviranno a finanziare l’assunzione di 30.000 tra medici e infermieri, oltre a prevedere una flat tax del 15% sull’indennità “specifica” dei medici, una voce che fa parte della loro retribuzione. Inoltre, questi fondi saranno destinati anche al rinnovo dei contratti pubblici per il periodo 2025-2027, con un occhio di riguardo per il settore sanitario.

4. Conferma delle aliquote Irpef
La riforma Irpef mantiene le tre aliquote attuali: 23%, 35% e 43%. Non ci saranno quindi modifiche radicali nel sistema di tassazione dei redditi, garantendo così una certa stabilità fiscale per i lavoratori dipendenti e autonomi.

5. Nessun aumento delle accise su gasolio e benzina
Un’altra misura degna di nota è la mancata introduzione dell’allineamento delle accise su gasolio e benzina, che era stato precedentemente ipotizzato. Ciò rappresenta un sollievo per i consumatori, in un contesto di aumento dei prezzi dell’energia e di incertezza economica globale.

Un provvedimento “serio e responsabile”
Il Ministero dell’Economia ha definito la manovra come un provvedimento “serio e responsabile”, in linea con le misure già adottate dal governo. Nonostante il difficile contesto internazionale, influenzato dalle conseguenze economiche del conflitto tra Russia e Ucraina, il governo Meloni ha scelto di non introdurre nuove tasse, mantenendo così la promessa fatta ai cittadini. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato come i 3,5 miliardi ottenuti dalle banche saranno destinati esclusivamente a finanziare la Sanità.

La manovra 2024 del governo Meloni punta a rilanciare l’economia italiana con un’attenzione particolare alle famiglie e al settore sanitario. Tra le misure più significative, troviamo il bonus bebè, la stabilizzazione del taglio del cuneo fiscale e gli investimenti nel settore della salute pubblica. Nonostante il difficile contesto economico globale, il governo ha scelto di non introdurre nuove tasse, puntando invece a misure che sostengano la crescita e il benessere delle famiglie italiane.