Siamo all’inizio di ottobre e la Legge di Bilancio 2025 sta prendendo forma, con diversi temi caldi sotto la lente di ingrandimento del Governo. Tra i più dibattuti ci sono le pensioni, gli stipendi e i bonus, ambiti in cui si prevedono cambiamenti rilevanti.

Pensioni: Età in aumento e possibili modifiche a Quota 103 e Opzione Donna
Uno dei punti più critici della Legge di Bilancio 2025 riguarda il sistema pensionistico. Secondo il Piano strutturale di bilancio, il Governo Meloni sta valutando l’aumento dell’età pensionabile. Questa mossa sarebbe una risposta alle recenti misure di flessibilità introdotte per consentire l’accesso anticipato alla pensione, come Quota 103 e Opzione Donna.

Quota 103 e Opzione Donna a rischio
Attualmente, Quota 103 consente di andare in pensione all’età di 62 anni con 41 anni di contributi, ma sembra che questa opzione sia a rischio di revisione. Lo stesso vale per Opzione Donna, un regime che permette alle lavoratrici di andare in pensione in anticipo, ma con penalizzazioni sull’importo. Il Governo sta valutando di eliminare o modificare queste soluzioni, ritenendo che abbiano inciso negativamente sulla sostenibilità del sistema previdenziale.

Incentivi per chi ritarda l’accesso alla pensione
Un’altra possibile misura al vaglio è l’introduzione di incentivi per i lavoratori, soprattutto quelli della Pubblica Amministrazione, che scelgono di posticipare il pensionamento. L’obiettivo sarebbe quello di ridurre la pressione sul sistema previdenziale e favorire un equilibrio a lungo termine.

Stipendi: Confermato il taglio del cuneo fiscale
Oltre alle pensioni, una delle conferme più attese riguarda il taglio del cuneo fiscale, già introdotto negli anni precedenti. Questo provvedimento mira a ridurre la pressione fiscale sui lavoratori, aumentando il loro potere d’acquisto.

Come funziona il taglio del cuneo fiscale
Il Piano prevede che i lavoratori con stipendi fino a 1.923 euro lordi mensili beneficeranno di un’aliquota contributiva ridotta del 2,19%, mentre coloro che guadagnano fino a 2.692 euro vedranno una riduzione del 3,19%. Questo taglio si tradurrà in un incremento netto della busta paga, con un bonus che può arrivare fino a 100 euro in più al mese.

Bonus: Incognite sulla Carta “Dedicata a te”, confermato l’Assegno Unico
Sul fronte dei bonus, ci sono novità contrastanti. La Carta “Dedicata a te”, un aiuto economico destinato alle famiglie in difficoltà, potrebbe non essere rinnovata nella nuova Legge di Bilancio. Questo riflette la volontà del Governo di ridurre la spesa per i bonus rispetto agli anni precedenti.

Assegno Unico: confermato, ma con restrizioni
Diversa è la situazione per l’Assegno Unico, che continuerà ad essere una misura centrale per il sostegno alle famiglie. Tuttavia, è prevista una stretta per chi non presenta l’Isee: questi nuclei familiari avranno diritto solo all’importo minimo dell’assegno, perdendo l’accesso agli incentivi maggiorati.

La Legge di Bilancio 2025 si prospetta decisiva per la gestione delle risorse previdenziali e fiscali del Paese. Se da un lato il Governo sembra intenzionato a riformare il sistema pensionistico per garantire una maggiore sostenibilità, dall’altro conferma l’impegno nel taglio del cuneo fiscale per migliorare il potere d’acquisto dei lavoratori. Resta da vedere come verranno bilanciate le esigenze di rigore con le aspettative dei cittadini, in attesa delle novità definitive che verranno introdotte nella Manovra.