Il tema delle pensioni torna al centro del dibattito con l’avvicinarsi della nuova Legge di Bilancio 2025. Nonostante il Governo Meloni abbia annunciato un aumento degli assegni pensionistici, la notizia ha suscitato più malcontento che soddisfazione tra i pensionati, soprattutto a causa della modesta entità di questi incrementi.
Un Aumento Modesto
Nel 2025, le pensioni subiranno una rivalutazione dell’1,5%, un aumento che, per molti, risulterà praticamente impercettibile. Prendendo come esempio il trattamento minimo dell’INPS, attualmente fissato a 598 euro, l’incremento porterà a un assegno di soli 607 euro al mese. Questo significa un aumento di appena 9 euro mensili, una cifra che ha profondamente deluso chi sperava in un sostegno maggiore per far fronte al crescente costo della vita.
La Situazione delle Finanze Pubbliche
Il contesto economico in cui si inserisce questa manovra è estremamente delicato. Con un budget limitato a circa 20 miliardi di euro, il Governo italiano si trova a operare sotto il peso delle pressioni europee, a causa dell’avvio di una procedura d’infrazione contro l’Italia. Tale scenario ha costretto l’Esecutivo a fare delle scelte difficili, evitando di creare nuovo debito e tagliando le spese su vari fronti.
Le Decisioni del Governo
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già avvertito che la Legge di Bilancio 2025 sarà caratterizzata da una razionalizzazione delle risorse. Tuttavia, le principali misure a favore dei lavoratori, come il mantenimento delle tre aliquote IRPEF e il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti con redditi fino a 35.000 euro, saranno salvaguardate.
La conseguenza di queste priorità è che a subire maggiormente le restrizioni saranno proprio i pensionati. Anche se il Governo ha rispettato la tradizionale rivalutazione annuale degli assegni pensionistici, basata sull’inflazione, l’incremento previsto per il 2025 risulta essere il più basso degli ultimi anni, dopo un aumento dell’8,1% nel 2023 e del 5,4% nel 2024.
La Reazione dei Pensionati
Molti pensionati, già alle prese con difficoltà economiche e un costo della vita in aumento, vedono questo modesto aumento come un insulto alle loro aspettative. Le aspettative di un aumento più consistente per poter affrontare le spese quotidiane sono state disattese, e molti lamentano che, con gli attuali livelli di inflazione, un incremento dell’1,5% è ben lontano dal necessario per mantenere il potere d’acquisto.
Nonostante l’annunciato aumento delle pensioni nel 2025, la cifra esigua dell’incremento ha lasciato scontenti moltissimi pensionati italiani. Il Governo, limitato da risorse finanziarie scarse e dalle pressioni europee, ha dovuto prendere decisioni difficili, e a farne le spese saranno proprio coloro che contavano su un aiuto economico più significativo.