L’inchiesta condotta dalla Procura di Salerno su reati fallimentari ha portato a tre indagati, una misura cautelare personale e un maxisequestro. Gli indagati sono Antonio Fabbrocino, di 39 anni, Giovanni Fabbrocino, di 76 anni, ed Eleonora Di Flora, di 68 anni. I reati contestati includono autoriciclaggio, bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Antonio Fabbrocino è colpito da una misura interdittiva che gli vieta di esercitare attività imprenditoriale per un anno. La Procura ha però appellato la decisione, chiedendo una sanzione più severa.
Il sequestro preventivo riguarda circa 340.000 euro tra conti correnti e titoli legati a una delle società coinvolte.
Le indagini si concentrano sul fallimento della Fagel srl, attiva nel commercio all’ingrosso di prodotti congelati e surgelati, operante nelle aree di Salerno, la costiera amalfitana e l’agro nocerino sarnese. Gli investigatori ritengono che la crisi della società sia infatti causata dal trasferimento di beni immobili e aziendali a entità giuridiche riconducibili agli stessi indagati, come la Fratelli Fabbrocino srl, a scapito dei creditori. Successivamente, anche questa società è stata dichiarata fallita.
Le indagini hanno rivelato irregolarità nelle scritture contabili, il mancato deposito di documenti, la distrazione di beni societari e l’uso di proventi illeciti per una terza società, la Gruppo Fabbrocino srl. Questo avrebbe avuto l’obiettivo di ostacolare il recupero dei crediti da parte dell’amministrazione finanziaria.