I fringe benefit sono una misura di welfare aziendale che le imprese possono offrire ai propri dipendenti per affrontare diverse tipologie di spese. Nella manovra finanziaria 2024, sono previste novità importanti che riguardano i fringe benefit, con modifiche alle soglie di esenzione e l’introduzione di incentivi aggiuntivi per particolari categorie di lavoratori.

Fringe Benefit: Cos’è e Come Funziona
I fringe benefit sono una forma di retribuzione non monetaria, che le aziende possono concedere ai dipendenti sotto forma di voucher o agevolazioni, per coprire spese come abbonamenti ai trasporti, visite mediche, acquisti di beni di consumo (es. elettrodomestici), utilizzo di auto aziendali e altro. Dal 2022, questi benefici possono essere usati anche per il pagamento delle bollette domestiche, inclusi gas, luce ed energia elettrica.

Questi benefici sono rivolti a dipendenti subordinati e parasubordinati (ad esempio, i Co.co.co.), escludendo i lavoratori autonomi. Possono essere concessi sia ai dipendenti del settore privato che pubblico, anche se in quest’ultimo caso il loro utilizzo è molto più limitato.

Novità nella Legge di Bilancio
Nell’ultima Legge di Bilancio, la soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit è stata fissata a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e a 1.000 euro per tutti gli altri dipendenti. Questo significa che entro questi limiti le aziende possono erogare benefit senza che vengano tassati.

Una delle principali novità introdotte nella nuova manovra è il rafforzamento delle agevolazioni per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri per motivi di lavoro. Questo provvedimento mira a incentivare la mobilità lavorativa, in particolare in regioni con una minore offerta di occupazione. Inoltre, si conferma per il triennio 2025-2027 la tassazione agevolata al 5% per i premi di produttività erogati ai lavoratori.

Come Utilizzare i Fringe Benefit per Pagare le Bollette
I fringe benefit possono essere utilizzati anche per coprire spese domestiche come le bollette di gas, luce ed energia elettrica. Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, queste agevolazioni si applicano alle utenze di immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai familiari. È necessario che la persona che richiede il rimborso sostenga effettivamente le spese, anche se non risiede stabilmente nell’immobile.

Nel caso di abitazioni in affitto o in condominio, il dipendente deve autocertificare di aver pagato le bollette, anche se queste sono intestate al proprietario dell’immobile. In questi casi, l’azienda può verificare le spese e, se necessario, procedere con controlli a campione prima di concedere il rimborso.

Fringe Benefit nel Settore Pubblico
Nel settore pubblico, l’utilizzo dei fringe benefit è ancora limitato. Nonostante l’accordo firmato nel 2021 con i sindacati, chiamato “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico”, che mirava a incentivarne l’uso, i beneficiari sono ancora poche migliaia. I dipendenti pubblici di settori come scuola e sanità, ad esempio, spesso non hanno accesso a questi benefit.

Anche se la legge prevede la possibilità di ricevere fino a 2.000 euro di fringe benefit, la loro distribuzione dipende dalle risorse finanziarie disponibili. I dirigenti pubblici delle varie amministrazioni, sotto la supervisione di Comuni, Regioni e Ministeri, hanno la facoltà di decidere come distribuire questi fondi, spesso limitati. Per estendere tali benefici a tutti i dipendenti statali, servirebbero ingenti risorse, attualmente non stanziate.

Le modifiche ai fringe benefit previste nella nuova manovra rappresentano un’opportunità significativa per i lavoratori dipendenti, soprattutto per chi ha figli a carico o è disposto a trasferirsi per lavoro. Tuttavia, rimangono delle criticità, soprattutto per quanto riguarda l’applicazione nel settore pubblico, dove l’utilizzo di queste misure è ancora limitato.

Per le aziende, i fringe benefit rappresentano uno strumento importante per migliorare il welfare aziendale e incentivare i dipendenti, anche grazie alla possibilità di utilizzare tali benefici in forme sempre più flessibili, come il pagamento delle bollette domestiche e altri servizi essenziali.