Un sacerdote di 31 anni arrestato a Sant’Agata dei Goti con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. L’operazione è condotta dalla Polizia Postale su ordine della Procura di Torino, nell’ambito di un’inchiesta nazionale mirata a contrastare il fenomeno della pedopornografia online. Durante una perquisizione, gli agenti hanno trovato sul cellulare del sacerdote file compromettenti, che l’uomo avrebbe scaricato e visionato.

L’arresto e le prime dichiarazioni del sacerdote
Dopo il ritrovamento del materiale, il sacerdote è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari. Accompagnato dal suo avvocato Vincenzo Sguera, l’indagato è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari (GIP) Pietro Vinetti, fornendo dichiarazioni spontanee e respingendo tutte le accuse. La decisione del giudice sull’eventuale mantenimento o modifica della misura cautelare è attesa nelle prossime ore.

Un precedente inquietante: il caso di Don Nicola De Blasio
Questo nuovo caso ricorda quello di Don Nicola De Blasio, ex parroco della Chiesa di San Modesto e direttore della Caritas diocesana di Benevento, condannato a tre anni e sei mesi di reclusione per detenzione e scambio di materiale pedopornografico. La sentenza era emessa dal GIP Emilia Di Palma del Tribunale di Napoli, dopo un processo definito con il rito abbreviato, che comporta una riduzione di un terzo della pena.

Don Nicola De Blasio era inizialmente arrestato nel 2021 e messo ai domiciliari in una struttura di accoglienza a Faicchio, in provincia di Benevento. Durante le indagini, De Blasio aveva cercato di giustificare il possesso del materiale pedopornografico sostenendo di averlo acquisito per scopi di ricerca personale sul fenomeno, tra il 2015 e il 2016. Tuttavia, questa versione non era considerata credibile dalle autorità.