La Legge di Bilancio 2025 porta con sé novità significative per il welfare aziendale, grazie a incentivi pensati per supportare i dipendenti, riducendo al contempo i costi aziendali legati alla gestione del personale. Uno dei punti chiave riguarda infatti i cosiddetti fringe benefit, strumenti che permettono alle imprese di offrire ai propri dipendenti un sostegno economico che va oltre il semplice stipendio. In questo articolo analizziamo i requisiti per accedere a questi benefici e le modalità con cui le aziende possono implementare tali misure.
L’obiettivo degli incentivi sui fringe benefit
Gli incentivi della Legge di Bilancio puntano a migliorare la qualità della vita dei lavoratori e a favorire la mobilità, offrendo agevolazioni che aiutano concretamente chi deve trasferirsi per lavoro o affrontare spese di varia natura, come quelle scolastiche e sanitarie. Lo scopo è di creare un ambiente lavorativo che incentivi la stabilità e l’attrattiva dei ruoli offerti dalle aziende, permettendo a queste ultime di trattenere e motivare i dipendenti con politiche di welfare mirate.
Principali agevolazioni previste
La legge prevede una serie di agevolazioni per i fringe benefit aziendali, tra cui:
Copertura di Spese Scolastiche e Sanitarie
Le aziende possono fornire contributi per coprire le spese scolastiche dei figli dei dipendenti o per esigenze sanitarie, con l’obiettivo di migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavoro e ridurre le difficoltà economiche delle famiglie.
Contributi per Trasporti Pubblici e Mobilità Sostenibile
Un altro benefit incluso è il rimborso dei costi legati ai trasporti pubblici, riducendo le spese quotidiane dei dipendenti e promuovendo la mobilità sostenibile, con un occhio alla sostenibilità ambientale e alla riduzione del traffico.
Sostegno alla Cura dei Familiari
Tra le misure di welfare vi sono anche i contributi per assistenza a familiari a carico, specialmente rilevanti per i dipendenti che si trovano a dover gestire esigenze di cura per anziani o persone con disabilità.
Esenzione fiscale per i neo-assunti che si trasferiscono
Uno degli incentivi principali della nuova Legge di Bilancio riguarda i neo-assunti che, nel 2025, accettano di trasferirsi per lavoro in una sede distante oltre 100 km dalla loro residenza. In questo caso, il datore di lavoro può fornire un bonus fino a 5.000 euro per coprire le spese di affitto o di locazione, completamente esente da tassazione. Questo incentivo è destinato a lavoratori a tempo indeterminato con un reddito annuo, nel 2024, inferiore ai 35.000 euro.
Dettagli del beneficio:
Importo massimo esente: fino a 5.000 euro.
Requisiti di reddito: reddito annuale inferiore a 35.000 euro nel 2024.
Validità dell’esenzione fiscale: non concorre alla formazione del reddito.
Va precisato che l’importo esentasse non riduce l’imponibile contributivo e sarà comunque calcolato nell’ISEE, per cui l’agevolazione ha un impatto diretto solo sulla tassazione.
Benefici per le aziende e per i dipendenti
Le misure introdotte dalla Legge di Bilancio possono rivelarsi vantaggiose per le imprese sotto diversi aspetti:
Attrattività per nuovi talenti: le aziende che offrono fringe benefit strutturati risultano più attrattive per potenziali candidati, soprattutto in settori competitivi.
Riduzione del turnover: migliorare la qualità della vita dei dipendenti tramite agevolazioni può portare a una maggiore fidelizzazione, diminuendo il turnover e i costi associati.
Supporto alla mobilità lavorativa: grazie ai contributi per trasferimenti e trasporti, le imprese possono incentivare i dipendenti a spostarsi verso sedi aziendali anche distanti, facilitando la gestione del personale in sedi meno centrali.