Sabato 12 ottobre 2024 sarà il giorno clou di un’importante esercitazione di protezione civile denominata “Exe Flegrei 2024”, che simula un’eruzione vulcanica nei Campi Flegrei. L’obiettivo è testare l’efficacia del piano di evacuazione della popolazione residente nella zona rossa di Napoli e nei comuni limitrofi. Il test coinvolgerà i quartieri di Bagnoli, Chiaiano, Fuorigrotta e Soccavo e sei comuni: Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Pozzuoli, Giugliano e Marano.
Lo Scenario
La simulazione prevede quindi un’eruzione vulcanica della caldera dei Campi Flegrei, un vulcano di tipo esplosivo che si estende per circa 20 km. Questo tipo di vulcano è diverso dal Vesuvio, con un’attività geologica costante monitorata dall’Osservatorio Vesuviano e dalla Protezione Civile. L’esercitazione simulerà infatti una situazione di instabilità vulcanica, con l’attivazione progressiva del Sistema di Protezione Civile e il passaggio al livello di allerta Arancione, con il rischio di eruzioni esplosive che potrebbero provocare flussi di gas, cenere e materiali vulcanici su vaste aree.
La Fase di Allarme e il Coinvolgimento dei Cittadini
La giornata del 12 ottobre sarà cruciale per testare l’allontanamento assistito della popolazione. Sebbene la partecipazione sia volontaria, le autorità locali, incluso il prefetto di Napoli Michele di Bari, hanno incoraggiato i cittadini a prendere parte al test per aumentare la consapevolezza e la preparazione in caso di un’emergenza reale. In passato, infatti, simili esercitazioni hanno avuto scarsa partecipazione, come dimostrato dagli scarsi numeri registrati nei comuni di Pozzuoli e Bacoli.
L’esercitazione prevede l’invio di un messaggio di allerta tramite il sistema IT-alert TEST, che notificherà ai cittadini che si tratta di una simulazione di un possibile evento vulcanico. I residenti verranno guidati dalle aree di attesa verso le aree di incontro mediante autobus messi a disposizione dalla Regione Campania. Tuttavia, il trasferimento verso altre regioni o province autonome, come previsto dal piano, sarà testato solo a livello dei “posti di comando”.
Coinvolgimento delle Istituzioni e la Pianificazione Operativa
La Protezione Civile, in collaborazione con diversi enti, tra cui le Forze armate, il sistema sanitario e l’Ingv, sarà impegnata nel testare tutte le fasi di risposta all’emergenza. Sarà attivata anche la Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.), presso la cittadella della Protezione Civile regionale di San Marco Evangelista, un punto sicuro situato fuori dalla zona rossa.
Nei giorni precedenti, l’esercitazione ha simulato il passaggio alla fase di preallarme, con l’attivazione dello stato di emergenza nazionale su proposta del premier Giorgia Meloni, in accordo con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Importanza della Prevenzione e Partecipazione
Secondo Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, queste esercitazioni sono fondamentali per la prevenzione e per preparare i cittadini a un’eventuale eruzione vulcanica. La caldera dei Campi Flegrei ha una lunga storia di eruzioni esplosive e la consapevolezza del rischio è cruciale per salvaguardare vite umane.
Il test del 12 ottobre sarà un’occasione per verificare l’efficacia delle procedure di evacuazione, l’efficienza della comunicazione e la capacità di coordinamento tra le autorità locali e nazionali.