Nelle ultime giornate, due splendidi esemplari di balenottera comune sono stati avvistati nelle acque del Golfo di Napoli, tra Castellammare di Stabia e l’Area Marina Protetta di Punta Campanella, un’area di grande valore naturalistico. Gli avvistamenti si sono susseguiti, iniziando due giorni fa nelle acque stabiesi e proseguendo ieri tra Marina Grande e il Capo di Sorrento, all’interno della zona C dell’area protetta.
Questi avvistamenti sono prontamente segnalati da Pescaturismo Salboat Sorrento, un’azienda locale, e l’Area Marina Protetta (AMP) di Punta Campanella si è subito attivata per proteggere questi maestosi cetacei. L’AMP ha richiesto alla Capitaneria di Porto di emettere un avviso ai naviganti, invitando tutte le imbarcazioni che solcano queste acque a prestare particolare attenzione durante la navigazione. L’obiettivo principale è tutelare i due cetacei, presenti nell’area da diversi giorni, evitando possibili collisioni e disturbare il loro habitat naturale.
L’importanza della segnalazione degli avvistamenti di cetacei
Oltre alle misure di sicurezza richieste alle imbarcazioni, il Parco Marino di Punta Campanella sta incoraggiando il pubblico a partecipare attivamente alla conservazione di queste specie. Gli avvistamenti di balenottere e altri cetacei possono essere facilmente segnalati tramite l’applicazione Marine Rangers, una piattaforma digitale dedicata alla raccolta di dati sugli avvistamenti di animali marini. Questa collaborazione tra cittadini, ricercatori e autorità locali è fondamentale per il monitoraggio, la ricerca e la salvaguardia delle balenottere e di altri cetacei che popolano queste acque.
Le balenottere comuni nel Mediterraneo: un patrimonio da proteggere
Le balenottere comuni (Balaenoptera physalus) sono i secondi mammiferi più grandi del pianeta e, sebbene siano visibili anche nel Mediterraneo, restano una specie vulnerabile. La presenza di questi cetacei nelle acque del Golfo di Napoli rappresenta un evento straordinario e un segno della buona salute dell’ecosistema marino locale, il cui equilibrio deve essere tutelato attraverso un’attenta gestione delle attività umane, come la navigazione e la pesca.