Due esercizi commerciali gestiti da cittadini stranieri sono chiusi a Sant’Antimo dopo un’operazione di controllo condotta dalla Polizia Locale, guidata dal maggiore Raffaele Vicchiariello. L’intervento si è concentrato su attività nel centro città, scoprendo gravi violazioni delle norme igieniche e di sicurezza.
I locali sotto accusa
Il primo locale, un ristorantino, è chiuso per violazioni significative, tra cui la somministrazione di cibo senza autorizzazioni e l’utilizzo di un deposito come dormitorio. Le condizioni all’interno del ristorante erano inadeguate, non rispettando le norme di sicurezza previste per le attività commerciali. Poco distante, un altro esercizio commerciale, un negozio di alimentari in piazza Santo Spirito, è scoperto operare senza la necessaria Scia commerciale (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e in condizioni igieniche precariamente pericolose per la salute pubblica.
La collaborazione tra Polizia Locale e Asl
L’operazione, condotta con il supporto dell’Asl, ha avuto come obiettivo principale la tutela della salute pubblica e la garanzia del rispetto delle regole imposte a chi opera nel settore alimentare. Il sindaco Massimo Buonanno ha sottolineato l’importanza di questa sinergia tra istituzioni, dichiarando: «La collaborazione tra la Polizia Locale e l’Asl è fondamentale per tutelare la salute pubblica e garantire il rispetto delle regole. Sant’Antimo non tollera illegalità e insicurezza».
Tutela della sicurezza e della salute pubblica
L’intervento della Polizia Locale ha quindi portato alla chiusura di due attività che mettevano a rischio la salute dei consumatori e violavano gravemente le normative in materia di sicurezza e commercio. Questo tipo di operazioni è essenziale per contrastare fenomeni di illegalità e insalubrità nel settore della ristorazione e del commercio, garantendo maggiore sicurezza e qualità della vita ai cittadini.