La scorsa notte nel carcere di Avellino si è verificato un grave episodio di violenza, durante il quale alcuni detenuti hanno sequestrato due agenti della Polizia Penitenziaria e sottratto loro le chiavi delle celle. I detenuti sono poi entrati in un’altra cella, aggredendo brutalmente un altro prigioniero, lasciandolo in fin di vita. La vittima è stata trasportata in condizioni critiche all’ospedale locale.
Questo evento è denunciato da Orlando Scocca, segretario regionale del sindacato Si.N.A.P.Pe., che ha evidenziato la grave situazione di crisi nel penitenziario, segnata dalla mancanza di un comandante titolare. Scocca ha anche criticato l’assenza di reparti operativi speciali come il Glo e il Gir durante l’incidente. Roberto Santini, segretario generale del Sinappe, ha aggiunto che la situazione non è solo una questione di direzione, ma è legata alla carenza di personale e alla gestione inadeguata dei detenuti pericolosi.
La situazione è riportata sotto controllo solo intorno alle 3 di notte, grazie all’intervento tempestivo della Polizia Penitenziaria, coadiuvata da agenti della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Santini ha chiesto al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di inviare urgentemente rinforzi per ristabilire l’ordine nel carcere.
Inoltre, è ribadita l’importanza di applicare immediatamente le direttive per la gestione dei detenuti violenti e trasferirli rapidamente. Santini ha sottolineato che il carcere di Avellino è diventato una “polveriera” e ha chiesto che lo Stato protegga adeguatamente i suoi servitori.
Il garante provinciale dei detenuti, Carlo Mele, ha descritto la struttura come sovraffollata, con 640 detenuti rispetto a una capienza di 500, e ha evidenziato come molti di essi siano di fatto pazienti con problemi sanitari gravi. Mele ha inoltre ricordato che di notte solo 5 agenti sorvegliano l’intero penitenziario, una situazione insostenibile che richiede un aumento urgente del personale.