I carabinieri della sezione radiomobile di Casoria hanno arrestato due giovani di Afragola, rispettivamente di 19 e 20 anni, per tentata rapina aggravata e lesioni personali. Insieme a loro, altri tre ragazzi, di età compresa tra i 18 e i 26 anni, sono stati denunciati per gli stessi reati. Tutti e cinque i giovani, incensurati e residenti ad Afragola, sono stati coinvolti in un grave episodio avvenuto nella notte del 18 settembre.
La dinamica dei fatti
La vittima, un 26enne del luogo, si trovava in via Saggese, nel comune di Afragola, all’interno della propria auto, in attesa di un amico. È stato in quel momento che i due arrestati si sono avvicinati alla vettura del ragazzo, tentando di rapinarlo. I malviventi hanno subito aggredito la vittima, colpendola con violenza. In seguito, hanno puntato una pistola, chiedendo tutto ciò che aveva con sé.
Il 26enne, nonostante lo shock dell’aggressione, è riuscito a fuggire e a mettersi in salvo, ma poco dopo è tornato sul posto per recuperare il suo amico, convinto che i rapinatori fossero ormai andati via. Tuttavia, i malviventi erano ancora nei paraggi. Non appena hanno visto l’amico avvicinarsi all’auto, hanno tentato di investirlo con la loro vettura e lo hanno colpito alla testa con il calcio della pistola.
L’intervento dei carabinieri
Fortunatamente, la notizia della tentata rapina è stata subito segnalata al 112, il numero di emergenza, e i carabinieri della sezione radiomobile di Casoria hanno immediatamente diramato una nota di ricerca per l’auto dei rapinatori, una Fiat Panda nera. Poco dopo, la pattuglia ha intercettato il veicolo non lontano da via Saggese.
Non è stato necessario un inseguimento, poiché i cinque ragazzi a bordo dell’auto hanno interrotto la marcia senza opporre resistenza. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto una pistola giocattolo senza tappo rosso e capi di abbigliamento che corrispondevano alle descrizioni fornite dalle vittime.
Le conseguenze legali
Gli elementi raccolti dalle forze dell’ordine hanno portato all’arresto dei due giovani di 19 e 20 anni, ritenuti responsabili materiali della rapina. Entrambi sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. Per gli altri tre coinvolti, invece, è scattata una denuncia in stato di libertà.