Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si è presentato in televisione per affrontare una delle controversie più discusse del momento e per scusarsi pubblicamente. Durante l’intervista esclusiva al Tg1, Sangiuliano ha dichiarato di essere disposto a dimettersi se richiesto dalla premier Giorgia Meloni, ma ha assicurato di aver fornito prove documentali che dimostrano la natura “gossip” della vicenda, rassicurando Meloni e ottenendo il suo sostegno per continuare a guidare il ministero. Durante l’intervista, durata circa 20 minuti, il ministro si è mostrato visibilmente emozionato mentre si scusava con le persone a lui vicine, inclusa la premier, il governo, i suoi collaboratori e soprattutto sua moglie, definita “una persona eccezionale”.

Sangiuliano ha ribadito la sua versione dei fatti, negando qualsiasi utilizzo improprio di fondi pubblici per le trasferte con Maria Rosaria Boccia, un’imprenditrice e influencer di Pompei con cui ha ammesso solo stasera di avere auto fino a luglio una relazione extraconiugale. Ha sottolineato che tutte le spese, inclusi i biglietti del treno per Milano e dell’aereo per Taormina, sono state pagate con la sua carta di credito personale, escludendo ogni accusa di ricattabilità.

La vicenda ha attirato grande attenzione, soprattutto per il confronto pubblico tra Sangiuliano e Boccia, che ha scelto di utilizzare i social media per replicare alle dichiarazioni del ministro. Boccia, che ha visto aumentare significativamente i suoi follower su Instagram durante questo periodo, ha pubblicato ulteriori prove e documenti che sembrano contraddire le dichiarazioni di Sangiuliano, tra cui email che confermerebbero la sua nomina come consigliera per i grandi eventi.

L’opposizione non ha accolto favorevolmente l’intervista, criticando l’uso del servizio pubblico per questioni personali e chiedendo che Sangiuliano riferisca in Parlamento. Alcuni membri dell’opposizione, come il verde Angelo Bonelli, hanno annunciato l’intenzione di presentare un esposto sulla vicenda. Anche all’interno della maggioranza, pur continuando a sostenere il ministro, ci sono state voci che hanno invitato alla cautela, come quella del ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

La situazione rimane tesa, con l’opposizione che insiste affinché Sangiuliano chiarisca ulteriormente i dettagli della vicenda o si dimetta, mentre il ministro continua a difendere la sua posizione, cercando di mettere fine alle polemiche che stanno mettendo in imbarazzo il governo anche a livello internazionale.