La Procura di Roma potrebbe convocare a breve Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice di Pompei al centro di un’inchiesta per violenza, minacce a corpo politico e lesioni aggravate. L’indagine è stata avviata dopo una denuncia presentata dall’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Sabato scorso, i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione della Boccia a Pompei, sequestrando materiale informatico, tra cui il suo telefono cellulare e degli occhiali smart che avrebbe utilizzato all’interno di Montecitorio. L’azione delle forze dell’ordine è disposta dai pubblici ministeri della Capitale nell’ambito delle indagini.
Nonostante le accuse, l’imprenditrice non ha smesso di essere attiva sui social. Recentemente, ha pubblicato una foto su Instagram con due telefoni cellulari e la scritta “operativa”, continuando a mantenere una forte presenza mediatica. In un altro post, Boccia ha ringraziato i suoi sostenitori per i messaggi di solidarietà, scegliendo come colonna sonora la canzone “Io non ho paura” di Fiorella Mannoia.
Le accuse di minacce a corpo politico sono gravi e possono comportare pene fino a sette anni di reclusione. Secondo il decreto di perquisizione, Boccia avrebbe esercitato pressioni per compromettere la figura politica di Sangiuliano, nel tentativo di ottenere un incarico di consulente per i Grandi Eventi.
Le accuse di lesioni aggravate riguardano invece un presunto episodio avvenuto a Sanremo, tra il 16 e il 17 luglio. In quella occasione, Boccia avrebbe colpito Sangiuliano, provocandogli una ferita alla testa, secondo quanto riportato nella denuncia dell’ex ministro.
Le indagini sono in corso e la situazione resta sotto stretta osservazione da parte delle autorità competenti.