In un tragico episodio avvenuto ad Ariano Irpino, Rocco Cerullo, un uomo di 54 anni originario di Grottaminarda, si è tolto la vita lanciandosi dal viadotto della Panoramica. Il suo gesto disperato, che ha scosso profondamente la comunità irpina, è stato accompagnato da un messaggio straziante pubblicato sui social media pochi giorni prima del suicidio. Nel suo messaggio, Cerullo parlava di un profondo senso di vergogna e umiliazione, esprimendo il suo malessere interiore con parole toccanti: «Sono sceso all’inferno, sto in una situazione umiliante, mi vergogno a girare in mezzo alla gente. Sto cercando di risalire. Non so se ce la farò». Purtroppo, quella risalita non è mai avvenuta.
Cerullo aveva parcheggiato la sua Fiat Panda lungo la strada Panoramica di Ariano Irpino, in corrispondenza di un varco tra le barriere protettive, un punto che ha scelto per lanciarsi nel vuoto. Ha compiuto un volo di circa quindici metri prima di schiantarsi al suolo. I suoi lamenti hanno attirato l’attenzione dei passanti, che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Cerullo è soccorso dai vigili del fuoco e dai sanitari, ma è spirato poco dopo il ricovero all’ospedale Frangipane-Bellizzi a causa delle gravi ferite riportate. L’uomo lascia la moglie e due figli adolescenti.
Purtroppo, il suicidio di Rocco Cerullo non è stato l’unico evento tragico che ha segnato l’Irpinia nelle ultime ore. In un arco di tempo molto breve, si sono verificati altri due suicidi che hanno colpito duramente la comunità. A Santo Stefano del Sole, all’interno di una palestra in via Casini, è trovato il corpo senza vita di Adolfo Carrafiello, un fisioterapista di 47 anni e proprietario della stessa palestra. Carrafiello, trovato impiccato, ha lasciato senza parole chi lo conosceva come una persona solare e rispettata.
Un’altra tragedia si è consumata a Cassano Irpino, dove Angelo Del Sordo, un operaio di 57 anni, ha deciso di togliersi la vita sparandosi un colpo di fucile nel deposito dell’abitazione di famiglia. Anche lui, come gli altri due uomini, era descritto come una persona tranquilla e benvoluta, il cui malessere interiore era sfuggito agli occhi di amici e familiari.
Queste tre tragedie hanno lasciato l’Irpinia sotto shock, con un pesante senso di impotenza di fronte al dolore invisibile che ha portato tre uomini, apparentemente sereni e legati alle loro famiglie, a compiere un gesto così estremo. Il suicidio è spesso il risultato di un malessere silenzioso, difficile da identificare e da affrontare, anche per chi è vicino alle persone che ne soffrono.