Maria Rosaria Boccia torna al centro dell’attenzione mediatica, rilasciando una videointervista a La Stampa in cui espone la sua versione dei fatti riguardo al caso che coinvolge il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Boccia afferma di voler raccontare “tutta la verità” su quanto accaduto e smentisce alcune delle informazioni circolate in precedenza.
La Collaborazione con il Ministro Sangiuliano
Nella videointervista, Boccia ripercorre il suo rapporto professionale con il ministro Sangiuliano, iniziato ufficialmente il 5 agosto, quando ha iniziato ad accompagnarlo come consigliera per i grandi eventi. Specifica che, per quanto riguarda le trasferte, era consapevole che fossero a carico del ministero, come confermato da diverse email ricevute dal capo segreteria.
“Ho sempre saputo che pagava il ministero, come possono confermare le email che ho ricevuto,” dichiara Boccia, sottolineando la regolarità delle procedure.
Le Accuse di Informazioni Non Corrette e Ricatti
Boccia accusa il ministro di aver diffuso informazioni non corrette riguardo alla loro collaborazione, affermando che le sue trasferte erano lunghe e non brevi, come invece sostenuto. Inoltre, aggiunge un dettaglio scottante: secondo la sua testimonianza, ci sarebbero persone che starebbero ricattando il ministro in cambio di agevolazioni.
Il Caso Pompei e il Sopralluogo per il G7
Riguardo alla sua presenza a Pompei, Boccia spiega che si trovava sul posto insieme al ministro per un sopralluogo in vista del G7. In quell’occasione, Sangiuliano avrebbe anche colto l’opportunità di verificare lo stato di alcuni scavi archeologici.
In merito alla mail del 5 luglio, il cui contenuto è stato pubblicato da Dagospia, Boccia chiarisce che si trattava semplicemente di un’email che proponeva due percorsi alternativi per i ministri partecipanti al G7 e il programma dell’evento.
La Nomina a Consigliera
Un altro punto affrontato nell’intervista è la nomina di Maria Rosaria Boccia a consigliera del ministro della Cultura. Boccia afferma di aver letto che la nomina era stata firmata sia da lei che dal ministro, come confermato da un audio. Tuttavia, la nomina non è mai andata a buon fine, e secondo Boccia, su questo aspetto spetterebbe alle istituzioni fornire una spiegazione.