Il 30 agosto 2024, l’INPS ha delineato nuove indicazioni attraverso il messaggio interno numero 2909, che stabilisce le modalità di gestione delle richieste di pagamenti diretti delle indennità, specialmente nei casi in cui il datore di lavoro non anticipa le somme spettanti. Questo documento, sebbene non ancora pubblicato ufficialmente sul portale dell’INPS, fornisce dettagli cruciali su come verranno trattate queste situazioni.
Pagamenti diretti, come funziona per l’INPS
I pagamenti diretti si riferiscono all’erogazione delle indennità da parte dell’INPS direttamente al lavoratore, bypassando il datore di lavoro quando quest’ultimo non anticipa gli importi dovuti. Questa modalità è pensata per garantire il pagamento dell’indennità senza che il lavoratore dipenda dalle decisioni del datore.
Il lavoratore, in questo caso, dovrà comunicare il proprio IBAN all’INPS, che si occuperà della liquidazione delle prestazioni spettanti. È importante che il lavoratore presenti una dichiarazione in cui confermi di non aver ricevuto anticipi dal datore di lavoro. Se invece il datore ha erogato solo una parte dell’indennità, l’INPS procederà con il pagamento del saldo rimanente.
Questo sistema è progettato per evitare duplicazioni di pagamento e per garantire una corretta gestione delle risorse pubbliche.
Quando si applicano il pagamenti diretti Inps?
Il messaggio n° 2909 dell’INPS elenca i casi specifici in cui si applica il pagamento diretto delle indennità, tra cui:
Rifiuto esplicito del datore di lavoro: se l’azienda, pur essendo attiva, si rifiuta di anticipare l’indennità spettante.
Procedure concorsuali: nel caso in cui il datore sia sottoposto a fallimento o altre procedure concorsuali e non possa anticipare l’indennità.
Pagamento della cassa integrazione: se l’INPS già gestisce la cassa integrazione o altri trattamenti salariali in deroga.
Inadempimento accertato: qualora l’Ispettorato Territoriale del Lavoro accerti un’inadempienza del datore.
Cessazione dell’attività lavorativa: nel caso in cui l’azienda chiuda definitivamente.
Aziende non obbligate all’anticipazione: come previsto dai contratti collettivi nazionali (CCNL).
In tutti questi casi, l’INPS procederà con una verifica prima di erogare le somme dei pagamenti diretti, per accertarsi che il datore non abbia già anticipato parte dell’indennità, evitando così pagamenti doppi.