Il detenuto nigeriano, accusato di gravi reati come sequestro di persona, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ha trovato la morte nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. L’uomo si è suicidato impiccandosi con le lenzuola all’interno della sua cella.
I fatti, riportati dalla Uilpa, evidenziano una serie di eventi violenti che hanno preceduto il tragico epilogo. Ieri, il detenuto ha incendiato un materasso e ha alimentato il fuoco con suppellettili sradicate dalla cella. Armato di una spranga di ferro, ha aggredito violentemente gli agenti penitenziari intervenuti per spegnere le fiamme e fermare l’incendio. L’attacco ha avuto conseguenze gravi: quattro poliziotti sono stati costretti a ricorrere alle cure ospedaliere per le lesioni subite durante l’incidente.
Il tragico evento sottolinea le complesse e spesso critiche condizioni di sicurezza all’interno degli istituti penitenziari, e la necessità di misure adeguate per gestire situazioni di alta tensione e prevenire atti di violenza e autolesionismo.