Un rapporto turbolento, fatto di liti accese e minacce, è al centro delle chat private tra Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei. Le conversazioni, allegate alla denuncia dell’ex ministro contro la Boccia per “indebite pressioni”, sono state pubblicate dal quotidiano “La Verità”, rivelando dettagli inquietanti di una relazione profondamente segnata da tensioni.

La Ferita e le Minacce
Una delle accuse più forti che emerge dalle chat è il riferimento a una cicatrice sulla fronte di Sangiuliano, visibile nelle sue ultime apparizioni pubbliche. Il segno, secondo le dichiarazioni dell’ex ministro, sarebbe stato causato proprio da Boccia durante una lite furiosa a metà luglio. “Sfregiato… se non fossi stata tu, avrei picchiato durissimo”, scrive Sangiuliano, facendo riferimento alla cicatrice, a cui segue la risposta di lei: “Mi hai fatto diventare una iena”.

La ferita sarebbe documentata da Sangiuliano stesso in una foto inviata a Boccia. Il timore del politico riguardo alla pubblicazione di queste conversazioni ha portato a ulteriori tensioni, con Sangiuliano che sosteneva che la diffusione delle chat sarebbe stata vietata dalla legge.

Accuse Legali e Indagini
La questione è ora nelle mani della giustizia. Il legale di Sangiuliano, Silverio Sica, ha depositato un esposto presso il procuratore capo Francesco LoVoi, chiedendo un approfondimento sui comportamenti di Boccia, che potrebbero configurarsi come tentata estorsione e violazione della privacy. Parallelamente, Sangiuliano è al centro di due indagini: una relativa alle spese sostenute per portare Boccia con sé durante trasferte istituzionali e l’altra riguardante la presunta divulgazione di documenti riservati legati al G7 della Cultura.

La Nomina Contestata
Un altro capitolo complesso della vicenda riguarda una nomina mancata. Boccia avrebbe accusato Sangiuliano di non aver mantenuto la promessa di nominarla consigliera per i grandi eventi del Ministero della Cultura (Mic), ruolo che però non è mai ufficializzato. Mentre l’ex ministro sostiene che la nomina fosse saltata prima dell’ufficializzazione, Boccia ritiene che sia revocata in modo irregolare.

Tra le minacce, spicca anche l’accusa di gelosia: la donna, infatti, si sarebbe appropriata della fede nuziale di Sangiuliano, cercando persino di ottenere accesso al suo telefono. Secondo le chat, avrebbe minacciato di spiarlo con un trojan, un’accusa che, se confermata, potrebbe aggravare ulteriormente la posizione dell’imprenditrice.

La Presunta Gravidanza
Tra i dettagli più controversi emersi dalle chat vi è il capitolo della presunta gravidanza di Boccia. Sangiuliano, preoccupato, le chiede esplicitamente: “Sei incinta?”. Lei, senza rispondere direttamente, menziona la possibilità di recarsi all’estero. Boccia avrebbe anche chiesto all’ex ministro di firmare un patto di riservatezza per mantenere segreta la loro relazione, ma Sangiuliano ha sempre rifiutato: “Non firmerò nulla perché ti starò lontanissimo a prescindere”.

Nonostante ciò, in un messaggio inviato il 2 agosto, Sangiuliano afferma: “Sarei stato felicissimo se tu fossi incinta di me”. Tuttavia, la settimana successiva, Boccia sembra lasciargli libertà di scelta: “Sarai libero di viverti questa esperienza come vorrai nel rispetto di tuo figlio”.