Il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato all’unanimità il nuovo piano di evacuazione per l’area dei Campi Flegrei, in risposta al crescente rischio di bradisismo. Dopo mesi di timori tra i cittadini, la macchina amministrativa della città ha compiuto un passo significativo verso la sicurezza della popolazione. Nonostante i danni limitati e l’assenza di feriti, la preoccupazione è rimasta alta, rendendo urgente un piano di emergenza efficace.
Comunicazione e Preparazione: Un Piano Capillare per i Cittadini
Il piano prevede la comunicazione capillare delle procedure di evacuazione ai cittadini, come spiegato dal consigliere e presidente della commissione urbanistica, Nino Simeone: «Adesso è nostro compito entrare nelle case dei napoletani per spiegare sinteticamente come comportarsi e cosa fare in caso di emergenza». La diffusione delle informazioni sarà affidata a brochure sintetiche, distribuite in scuole e luoghi pubblici, quartiere per quartiere, con l’obiettivo di formare e informare famiglie e studenti su come affrontare un’eventuale evacuazione.
Anche Gennaro Acampora, capogruppo del Partito Democratico, ha sottolineato l’importanza di questo primo passo: «L’approvazione del Piano aggiornato di allontanamento per il rischio vulcanico nei Campi Flegrei rappresenta un primo step importantissimo per la città di Napoli».
Le Critiche dell’Osservatorio Popolare di Bagnoli
Nonostante l’entusiasmo istituzionale, non tutti condividono la visione ottimistica. L’Osservatorio Popolare di Bagnoli, tramite il portavoce Dario Oropallo, ha criticato il piano, definendolo ancora lontano da una soluzione concreta. Secondo Oropallo, si tratta di interventi “palliativi” e di “piani teorici”, inadeguati per preparare realmente il territorio a un evento come il bradisismo.
Oropallo ha sottolineato la necessità di misure più pratiche e interventi di prevenzione. In particolare, ha evidenziato l’importanza di migliorare il trasporto pubblico locale, per ridurre la dipendenza dei cittadini dalle automobili in caso di emergenza: «La prevenzione è la chiave, così come l’inserimento di tanti disoccupati del territorio in attività di controllo e gestione».
La Mancanza di Consultazione dei Cittadini
Un altro aspetto critico riguarda la mancata consultazione delle comunità locali. Oropallo ha lamentato che né il Comune di Napoli né i comuni limitrofi hanno coinvolto adeguatamente i residenti delle aree soggette al rischio bradisismo, creando un distacco tra la popolazione e le autorità.