Indossando i camici bianchi, i medici del Cardarelli di Napoli si sono riuniti questa mattina di fronte allo scalone monumentale dell’ospedale per dire “basta” alle aggressioni nei confronti degli operatori sanitari. L’evento, organizzato da Anaao Assomed e Cimo Fesmed Campania, si è svolto in contemporanea con una manifestazione nazionale a Foggia per sensibilizzare il governo sulla necessità di maggiori tutele e sicurezza per chi lavora nelle strutture ospedaliere.
Un Problema Dilagante
Con striscioni recanti messaggi come “Ora basta!” e “Uniti contro le aggressioni al personale sanitario”, i medici hanno denunciato un clima di violenza crescente negli ospedali, definendolo simile a un “far west”. Molti operatori sanitari indossavano spille con lo slogan “Io ti curo! Curami anche tu. Stop alla violenza sugli operatori sanitari”, sottolineando il bisogno di rispetto reciproco tra personale e pazienti.
La protesta ha voluto lanciare un messaggio chiaro al governo, soprattutto in vista della prossima legge di bilancio. Tra le richieste principali, c’è l’aumento dei presidi di sicurezza all’interno degli ospedali, considerato indispensabile per arginare un fenomeno ormai insostenibile.
Il Clima di Paura
La situazione negli ospedali italiani è critica, con un numero crescente di medici e infermieri che lasciano il proprio posto di lavoro, soprattutto nei reparti di pronto soccorso, dove le tensioni sono particolarmente elevate. Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici, ha evidenziato che questa fuga del personale sanitario non farà altro che peggiorare la situazione della sanità pubblica, creando un sistema sempre più fragile e pericoloso per tutti.
Anche Eugenio Gragnano, segretario aziendale di Anaoo Assomed al Cardarelli, ha parlato dell’escalation di violenza contro gli operatori sanitari, ricordando l’assurdità dell’episodio recente di Foggia, paragonato a scene di fiction come Gomorra. “Chiediamo di essere trattati come strumenti dello Stato e di avere la protezione delle forze dell’ordine,” ha dichiarato Gragnano, sottolineando che lavorare in queste condizioni rende impossibile offrire cure adeguate.
Aggressioni in Crescita
Secondo Maurizio Cappiello, segretario regionale vicario di Anaoo Assomed, le aggressioni fisiche contro il personale sanitario hanno già superato quota 50 quest’anno, ma il numero reale è molto più alto se si includono le aggressioni verbali, spesso non denunciate. Mena Liccardi, responsabile del pronto soccorso del Cardarelli, ha aggiunto che la violenza non solo compromette il lavoro dei medici, ma danneggia l’intero sistema sanitario, creando un ambiente ostile e meno sicuro per tutti.