Ana Zahirovic, la borseggiatrice croata nota per il suo stratagemma di rimanere costantemente incinta per evitare la prigione, è tornata libera. La donna di 31 anni, con un curriculum criminale che include 148 reati commessi dal 2004 ad oggi, è stata recentemente rilasciata dai Carabinieri di Pomezia nonostante una condanna a trent’anni di carcere.
La storia di Zahirovic richiama alla memoria il celebre film “Ieri, oggi e domani” con Sofia Loren, in cui il personaggio della protagonista evita la detenzione grazie a successive gravidanze. Allo stesso modo, Zahirovic ha sfruttato questa lacuna legale: l’11 maggio ha dato alla luce il suo decimo figlio, ottenendo così il diritto legale di rimanere fuori dal carcere, come previsto dall’articolo 146 del codice penale italiano.
Il Codice Penale e la Maternità
Secondo l’articolo 146, l’esecuzione di una pena non pecuniaria deve essere differita per le donne incinte, per le madri con figli di età inferiore a un anno, e per coloro affette da malattie gravi, come l’AIDS conclamato. Questo bilanciamento tra la necessità di punizione e la tutela della maternità e della vita umana è stato il fulcro della difesa legale di Zahirovic. Il suo avvocato, Valerio Vitale, ha spiegato che il rilascio della donna è avvenuto proprio in rispetto di queste norme.
Una Vita di Crimini tra Milano e Roma
Zahirovic, domiciliata nel campo nomadi di Castel Romano, ha iniziato la sua carriera criminale nel 2004, concentrando la sua attività tra Milano e Roma. Tra il 2004 e il 2014, ha compiuto una serie di furti, spesso aggravati, con l’aiuto di complici. Il suo modus operandi includeva scippi e furti nei luoghi affollati, come la stazione Termini di Roma, che divenne uno dei suoi obiettivi preferiti.
Nonostante le numerose denunce e i tentativi di incarcerazione, Zahirovic è riuscita a evitare la detenzione per anni grazie alle sue continue gravidanze. Dal 2015 al 2023, ha intensificato la sua attività criminale a Roma, accumulando ulteriori capi d’accusa, inclusi furti aggravati e resistenza a pubblico ufficiale.
La Fine dell’Impeto Criminale?
Il recente intervento dei Carabinieri di Pomezia ha messo temporaneamente fine alla sua attività criminale, ma la scarcerazione di Zahirovic solleva domande sulla giustizia e le sue applicazioni nei casi che coinvolgono la maternità. La sua vicenda evidenzia una tensione tra l’obbligo di punire i reati e il rispetto dei diritti delle madri, aprendo un dibattito su come la legge possa essere utilizzata, e talvolta aggirata, in casi estremi come questo.