Nel primo pomeriggio, un uomo si è presentato alla stazione dei Carabinieri di Marano, in provincia di Napoli, per denunciare il furto della propria auto. Tuttavia, la situazione ha presto rivelato un crimine più grave: il ladro aveva contattato il proprietario del veicolo proponendo uno scambio, denaro in cambio della restituzione dell’auto. Questa pratica, nota come “cavallo di ritorno”, è considerata dal codice penale come estorsione aggravata.

L’Intervento dei Carabinieri
Dopo la denuncia, i Carabinieri di Marano hanno rapidamente pianificato un’operazione per catturare i malviventi. Hanno organizzato un incontro con i criminali, utilizzando auto civetta e agenti in abiti civili, per non destare sospetti. Quando i ladri si sono presentati per ritirare il denaro e restituire l’auto rubata, i Carabinieri sono intervenuti immediatamente.

La Tentata Fuga e gli Arresti
Durante l’operazione, i tre malviventi hanno tentato di fuggire a piedi. Uno di loro, un uomo di 45 anni già noto alle forze dell’ordine, è stato catturato sul posto. Gli altri due sono riusciti a dileguarsi, ma la fuga è stata breve.

Poco dopo, nella vicina Villaricca, si è verificato un nuovo tentativo di “cavallo di ritorno”. Anche in questo caso, la vittima ha denunciato il furto dell’auto e i Carabinieri hanno organizzato un altro blitz. Durante lo scambio, sono stati arrestati due uomini, rispettivamente di 55 e 57 anni, entrambi residenti a Mugnano. I due sono stati immediatamente condotti in carcere. Le autorità stanno attualmente verificando se questi ultimi due arrestati siano gli stessi che erano sfuggiti durante l’operazione a Marano.