“Ho sempre amministrato in modo trasparente, corretto, leale ed onesto. Ma nella mia vita politica non mi sono mai permesso di fare certe sceneggiate. Nella mia attività da senatore infatti non ho mai assunto atteggiamenti istrioneschi che potessero ledere il Parlamento Italiano”. Così il sindaco di Pomigliano d’Arco (Napoli), Raffaele Russo, commenta l’interrogazione parlamentare presentata ieri dall’onorevole Francesco Borrelli al ministro Matteo Piantedosi, che chiedeva di sapere se è vero che nella città delle fabbriche non esiste camorra.

Dal Comune sottolineano che Russo “ha servito la città come sindaco per sette mandati, è stato consigliere comunale e ha ricoperto il ruolo di senatore della Repubblica Italiana”. Riferendosi alle accuse di Borrelli di aver “rimosso il comandante della polizia municipale” Luigi Maiello, e della presenza sul territorio del clan Foria con il quale “si fanno vedere amministratori pubblici”, Russo ha specificato di non aver “mai frequentato persone di dubbia reputazione o discutibili, come non ho mai cacciato il comandante della Polizia Municipale. Piuttosto – ha sottolineato il sindaco – l’ex comandante della Polizia Locale, Luigi Maiello, è stato oggetto di un provvedimento di decadenza da dipendente pubblico per aver attestato il falso in sede concorsuale, motivo per il quale sulla sua posizione pende anche una denuncia penale presso la Procura della Repubblica di Nola”.

Il sindaco, infine, ha sottolineato che “per quanto riguarda poi la lotta e le indagini contro la camorra che avrebbe svolto l’ex comandante della Polizia Locale di Pomigliano in questa città, tanto decantate da Borrelli, ad oggi – ha concluso – non ho ancora né letto un articolo di giornale o avuto contezza dalla magistratura dei risultati che avrebbe portato questa intensa attività anti-camorra di Maiello”.