Un episodio di estrema pericolosità si è verificato sull’Asse Mediano, nel Napoletano, dove una corsa a oltre 200 km/h ha messo a rischio la vita di automobilisti e pedoni. Durante l’inseguimento, una banda di cinque persone incappucciate, a bordo di un’Alfa Romeo 156, ha lanciato contro i carabinieri oggetti pericolosi, tra cui un crick e un pneumatico, nel tentativo di sfuggire alla cattura.

L’Inizio dell’Inseguimento
Il caos ha avuto inizio quando una pattuglia della sezione radiomobile dei carabinieri di una compagnia locale ha notato l’Alfa Romeo 156 nei pressi dello svincolo “Villa Literno”. Insospettiti dalla presenza dei cinque uomini incappucciati all’interno del veicolo, i militari hanno intimato l’alt. Tuttavia, i fuggitivi hanno ignorato l’ordine e hanno dato inizio a una fuga a velocità estremamente elevata, raggiungendo i 220 km/h.

Manovre Pericolose e Tentativi di Speronamento
Durante l’inseguimento, la banda non si è limitata a cercare di sfuggire ai carabinieri. Oltre a eseguire manovre estremamente pericolose, hanno tentato di speronare la pattuglia più volte. A peggiorare la situazione, i fuggitivi hanno lanciato vari oggetti contro i militari, nel disperato tentativo di ostacolare la loro avanzata. Tra gli oggetti lanciati, un crick e un pneumatico che, per fortuna, non hanno colpito né i carabinieri né altri utenti della strada.

La Fuga e le Indagini in Corso
Nonostante gli sforzi dei carabinieri, l’Alfa Romeo 156 è riuscita a sfuggire, dileguandosi nel traffico. Tuttavia, le forze dell’ordine non si sono arrese e hanno avviato una serie di indagini per rintracciare i colpevoli. Grazie alla tempestività della reazione e alla raccolta di prove, gli investigatori sono già sulle tracce dei responsabili di questo episodio.

Un Pericolo per la Sicurezza Pubblica
Questo folle inseguimento sull’Asse Mediano rappresenta un gravissimo pericolo per la sicurezza pubblica. La combinazione di velocità e azioni deliberatamente pericolose, come il lancio di oggetti contundenti, avrebbe potuto causare una tragedia. Le indagini in corso sono mirate a identificare e assicurare alla giustizia i membri della banda, responsabili di aver messo in pericolo non solo i carabinieri, ma anche tutti gli utenti della strada.