Una persona è fermata e poi arrestata dalla Polizia e dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata in relazione alla sparatoria avvenuta il 19 luglio al lido “Azzurro” di Torre Annunziata, un evento che ha provocato panico tra i bagnanti presenti. L’indagato, sospettato di essere coinvolto nell’accaduto, è sottoposto a fermo il 26 luglio e successivamente il giudice per le indagini preliminari ha confermato l’ordine di carcerazione, escludendo tuttavia il reato di strage. Rimangono invece in piedi le accuse di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, aggravate dal metodo mafioso.

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, l’uomo avrebbe agito con un complice non ancora identificato, armato di pistola e fucile. L’obiettivo dell’aggressione era una persona presente tra la folla di bagnanti, che è riuscita a sfuggire alla furia degli assalitori. L’agguato, apparentemente premeditato, sarebbe motivato da uno sguardo di sfida rivolto alla vittima, considerato offensivo dagli aggressori.

Le indagini, coordinate dal procuratore Nunzio Fragliasso, hanno coinvolto diverse attività tecniche già in corso da parte dei Carabinieri di Torre Annunziata, con il supporto della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato locale. Le modalità dell’attacco e il presunto movente hanno portato gli investigatori a ipotizzare un’azione connotata da modalità mafiose, caratteristica che aggrava ulteriormente la posizione dell’indagato.