Una tragedia sconvolgente ha colpito la città di Rimini ieri mattina. Graziana Todaro, 40 anni, commessa in un negozio della città, si è lanciata dal tetto di un condominio di cinque piani, stringendo tra le braccia il suo figlioletto di sei anni. L’episodio, avvenuto intorno alle 8:30 in via delle Piante, nella zona Celle, ha lasciato la comunità locale sotto shock e ha sollevato interrogativi urgenti sulla diffusione e il trattamento della depressione. Secondo le prime ricostruzioni degli agenti, Graziana aveva lasciato un biglietto di scuse, un atto che getta luce sulla sua condizione psicologica. La donna era in cura per la depressione da qualche tempo, ma evidentemente il suo stato emotivo era peggiorato fino al tragico epilogo di ieri. I familiari, ascoltati dagli inquirenti, hanno confermato che Graziana lottava contro questa malattia da tempo.

Il compagno di Graziana, padre del bambino, si trovava al lavoro al momento della tragedia. Come ogni mattina, Graziana aveva portato il figlio al condominio dove vivono i suoi genitori, una routine quotidiana che ieri ha preso una piega drammatica. Dopo aver raggiunto l’edificio, la donna è salita sul tetto utilizzando una scala interna, e si è gettata nel vuoto, portando con sé il figlioletto.

La comunità di Rimini è profondamente scossa da questo evento. I vicini e conoscenti della famiglia Todaro descrivono Graziana come una persona gentile e premurosa, ma consapevole della sua battaglia contro la depressione. La domanda che molti si pongono ora è come poter prevenire tragedie simili in futuro.

La depressione è una malattia subdola e devastante, che può portare a gesti estremi come quello compiuto da Graziana. È fondamentale che chi ne soffre riceva un supporto adeguato e tempestivo. Le autorità sanitarie locali stanno invitando chiunque si trovi in una situazione di disagio psicologico a cercare immediatamente aiuto, sottolineando l’importanza di non sottovalutare mai i segnali di allarme.