L’ondata di caldo estremo, soprannominata “Caronte”, ha infiammato le giornate di mezza estate e provocato blackout in molte città della provincia di Caserta e in alcuni territori del Napoletano. La forte ondata di calore ha causato danni significativi alla rete elettrica, in particolare ai tubi interrati che non sono riusciti a dissipare il calore accumulato, arrivando in alcuni casi a sciogliersi.

Cause del Blackout
Il blackout è stato il risultato di una combinazione di fattori:

Ondata di Caldo: Le temperature eccezionalmente alte hanno danneggiato la rete elettrica sotterranea.
Alto Consumo Energetico: L’aumento del consumo energetico, dovuto all’uso massiccio di condizionatori e altri dispositivi di raffreddamento, ha messo sotto stress la rete.
Vetustà della Rete: La rete elettrica, sebbene non obsoleta, è diventata inadeguata a causa dei cambiamenti climatici, richiedendo interventi di riqualificazione.
Aree Colpite
Da lunedì sera, numerosi comuni e zone sono interessati da interruzioni di corrente continue, tra cui:

Provincia di Caserta: Casagiove, Curti, Casapulla, San Prisco, San Nicola la Strada, Santa Maria Capua Vetere, Macerata Campania, Capua, Mondragone, Sessa Aurunca, Caserta Sala, Vaccheria, Casal di Principe, San Marcellino, Frignano, Villa di Briano, Trentola Ducenta, San Cipriano d’Aversa, Santa Maria a Vico, Arienzo, San Felice a Cancello, Maddaloni.
Provincia di Napoli: Alcuni territori non specificati.
Impatti sui Cittadini
Le interruzioni di corrente hanno creato enormi disagi:

Fasce deboli: Anziani e malati hanno sofferto particolarmente a causa della mancanza di energia elettrica.
Attività commerciali: Molte attività sono state costrette a chiudere temporaneamente, con conseguenti perdite economiche.
Mancanza di comunicazione: I guasti a macchia di leopardo hanno impedito una comunicazione chiara e univoca da parte dei sindaci e della società erogatrice del servizio elettrico.
Intervento di E-Distribuzione
E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel responsabile della rete elettrica di media e bassa tensione, ha messo in campo una task force per affrontare l’emergenza. Secondo l’ingegnere Antonio Pecchia, responsabile Affari istituzionali Campania di Enel, sono attivati 19 power station e 20 generatori elettronici, molti dei quali reperiti da altre regioni, oltre a circa 470 operatori tra dipendenti Enel e società affiliate.