Pomeriggio di terrore al lido Azzurro, uno dei più noti e frequentati stabilimenti balneari della città. Erano circa le 17, in una giornata particolarmente calda, quando due uomini armati di fucili a pompa e con il volto coperto da caschi integrali sono entrati in azione sulla spiaggia, seminando il panico tra i presenti. Il loro obiettivo, con ogni probabilità, non è stato trovato, ma l’evento ha lasciato un segno profondo nei bagnanti. L’episodio ha avuto un chiaro intento intimidatorio o peggio: una spedizione di morte. Tuttavia, la mancata individuazione del bersaglio ha fatto sì che i due uomini, per garantirsi la fuga, sparassero alcuni colpi in aria. Secondo i testimoni, almeno due colpi sono stati esplosi, causando il fuggi-fuggi generale tra i bagnanti, ma fortunatamente senza ferire nessuno.

L’intero raid è durato solo pochi minuti, ma per i presenti è sembrato un’eternità. Subito dopo l’accaduto, il lido si è rapidamente svuotato, con molte persone in evidente stato di shock. Poco dopo, sul luogo sono giunti i carabinieri e le auto della polizia, trovando ancora alcuni bagnanti sconvolti dall’accaduto.

Le notizie del raid armato si sono rapidamente diffuse sui social media, suscitando preoccupazione tra coloro che avevano familiari o amici al lido. Molti hanno chiesto chiarimenti sull’accaduto, ansiosi di sapere se i propri cari fossero al sicuro.

Le indagini sono ora affidate agli agenti del commissariato locale, che stanno lavorando per fare luce sull’evento. Una delle prime misure adottate è stata il sequestro delle immagini dell’impianto di videosorveglianza del lido Azzurro, nella speranza che possano fornire indizi utili. Anche le riprese delle aree circostanti sono al vaglio degli inquirenti, che cercano di ricostruire i movimenti dei malviventi.

Una delle domande principali a cui le forze dell’ordine cercano risposta è l’identità del bersaglio mancato del raid. Torre Annunziata è da tempo teatro di una guerra di camorra, con episodi di violenza che spesso sfociano in sparatorie e omicidi. Un esempio recente è l’omicidio avvenuto lo scorso 8 febbraio, quando un giovane di 24 anni di Castellammare di Stabia è stato ucciso in corso Umberto I.

Il ricordo di eventi simili è ancora vivo nella memoria dei cittadini, come il raid armato di due anni fa in una pizzeria nel quartiere Pianura di Napoli, dove i banditi spararono colpi di pistola a scopo intimidatorio.