Una tragedia ha colpito il centro diagnostico di Grumo Nevano, dove un anziano di 77 anni di Acerra è deceduto durante un esame radiologico con liquido di contrasto. La vittima aveva prenotato l’esame per indagare su diverse patologie che lo affliggevano da tempo. I tentativi di rianimazione nel centro medico sono stati vani, e gli agenti del commissariato di Frattamaggiore sono intervenuti immediatamente per avviare le indagini sotto la direzione del vice questore Nicola Donadio, coordinate dal pubblico ministero della Procura di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone. Il magistrato ha disposto il sequestro immediato della macchinaria utilizzata per l’esame, inclusi il liquido di contrasto e un defibrillatore con registratore, utilizzato dal personale medico nel tentativo di salvare il paziente.
La salma dell’uomo è trasferita presso l’istituto di medicina legale dell’ospedale San Giuliano di Giugliano per l’esame autoptico, mentre i familiari, dopo momenti di grande tensione, hanno presentato una dettagliata denuncia per chiedere chiarezza sulle circostanze della morte del loro congiunto e per valutare eventuali responsabilità del centro diagnostico.
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, il liquido di contrasto è stato iniettato per via endovenosa, causando al paziente un’immediata reazione avversa che lo ha portato a perdere conoscenza. Il personale del centro medico ha prontamente risposto con soccorsi e l’uso del defibrillatore, ma ogni sforzo è stato inutile nel salvarlo.
Il centro diagnostico, attraverso una dichiarazione ufficiale, ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia della vittima e si è dichiarato disponibile a cooperare pienamente con le autorità investigative per fare luce su quanto accaduto.
In un documento recente inviato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alle strutture mediche pubbliche e private, erano elencate una serie di precauzioni da adottare prima di eseguire esami con mezzi di contrasto. Queste precauzioni includono la premedicazione per i soggetti a rischio, la presenza di un anestesista rianimatore in sala durante l’esame per pazienti con reazioni allergiche note, la formazione del personale sanitario sui protocolli di emergenza e l’equipaggiamento per il trattamento delle reazioni anafilattiche gravi.