Dopo settimane di caldo intenso dovuto all’anticiclone subtropicale Caronte, che ha portato le temperature fino a 38°C su tutto il territorio italiano, si prevede un significativo cambiamento meteorologico a partire da lunedì 22 luglio. Secondo quanto riportato dal sito 3bmeteo, un ciclone atlantico si sta avvicinando da ovest, portando con sé un’ondata di temporali e piogge.

Temporali e Calo delle Temperature
Le previsioni indicano che il ciclone atlantico causerà temporali al Centro e al Sud Italia, con possibili fenomeni locali anche su parte del Nord. In alcune zone, si prevedono piogge intense accompagnate da forti grandinate, eventi che porteranno a una diminuzione delle temperature. A partire da mercoledì 23 luglio, la saccatura atlantica si sposterà ulteriormente a sud, portando una nuova ondata temporalesca sulla penisola, che potrebbe essere particolarmente incisiva.

Previsioni Dettagliate per la Settimana
Lunedì 22 luglio: Arrivo del ciclone atlantico da ovest, con temporali attesi principalmente al Centro e al Sud, ma anche su alcune parti del Nord Italia.
Mercoledì 23 luglio: La saccatura atlantica si abbasserà ulteriormente di latitudine, portando temporali diffusi e un calo delle temperature.
Giovedì 24 e Venerdì 25 luglio: Peggioramento delle condizioni meteo, con temporali intensi previsti soprattutto tra la sera di giovedì e la giornata di venerdì. Temperature in ulteriore calo in alcune regioni.
Sabato 26 e Domenica 27 luglio: Tempo instabile e temporalesco sulle Alpi del Triveneto e sul Friuli Venezia Giulia, con miglioramenti nel pomeriggio e peggioramenti sui rilievi di Marche e Abruzzo. Il tempo sarà soleggiato altrove. Durante la notte e fino alle 8 di domenica, peggioramento lento sulle Alpi occidentali, mentre altrove il tempo rimarrà stabile.
Ritorno dell’Anticiclone Africano
Nonostante il temporaneo miglioramento delle condizioni meteo, l’anticiclone africano potrebbe fare nuovamente la sua comparsa tra sabato 27 luglio e domenica 28. Questo sarebbe dovuto al progressivo approfondimento di una nuova saccatura sull’Europa occidentale, che richiamerebbe correnti molto calde prima sul settore iberico e poi sul Mediterraneo centrale.