Dopo quasi vent’anni di battaglie legali, la Corte di Appello di Roma ha emesso una sentenza significativa per gli ex dipendenti del Cantiere Navale “Posillipo” di Sabaudia, molti dei quali sono ormai deceduti, condannando l’Inps a rimborsare la maggiorazione delle pensioni. La decisione riconosce i diritti dei lavoratori esposti ad amianto, con l’assegnazione di una maggiorazione delle pensioni, come previsto dalla legge e l’Inps dovrà rimborsare. Questa sentenza rappresenta un importante passo avanti nella lotta per la giustizia e il riconoscimento delle condizioni di lavoro pericolose.

Le Condizioni di Lavoro e l’Esposizione all’Amianto
I lavoratori del Cantiere Navale “Posillipo” erano esposti ad amianto, utilizzato in vari componenti e parti delle imbarcazioni. L’asbesto era impiegato per imbottire intercapedini, rivestire paratie, coibentare zone motori, e in molte altre applicazioni. I materiali erano conservati in magazzini e poi tagliati direttamente sulle navi, in spazi ristretti e mal ventilati, aumentando il rischio di esposizione alle polveri e fibre nocive. Inoltre, le coperture in amianto dei capannoni, deteriorandosi nel tempo, hanno contribuito ulteriormente alla dispersione di queste sostanze pericolose. Questo scenario lavorativo non era messo in conto dall’Inps che adesso è condannata a rimborsare le pensioni.

Le Implicazioni per i Lavoratori di Altri Settori
La sentenza ha una rilevanza particolare anche per i lavoratori di altri cantieri navali e settori affini, come quelli di Fincantieri e altri stabilimenti in La Spezia, Genova, Monfalcone e Palermo. Questi lavoratori, esposti ad amianto, hanno diritto a un prepensionamento immediato e a una sorveglianza sanitaria continua. È fondamentale per la diagnosi precoce delle malattie asbesto correlate, come placche pleuriche, cancro ai polmoni e mesotelioma, che colpisce principalmente i lavoratori esposti a lungo termine.

Il Ruolo dell’Osservatorio Nazionale Amianto e le Sfide Giuridiche
L’Osservatorio Nazionale Amianto, insieme all’Avv. Ezio Bonanni, legale dei lavoratori, ha svolto un ruolo cruciale nel sostenere i diritti dei lavoratori. La battaglia legale ha affrontato diverse sentenze avverse da parte del Tribunale di Latina e della Corte di Appello di Roma, che sono state successivamente smentite dalla Corte di Cassazione. Questa vittoria giuridica è vista come un riconoscimento dei diritti dei lavoratori esposti all’amianto e una spinta per migliorare la tutela legale e sanitaria in tutto il paese.

Dettagli della Sentenza e Compensazioni
In seguito alla decisione del Tribunale, ogni ex dipendente dello stabilimento navale riceverà un aumento di 400 euro sulle pensioni mensili Inps che saranno tutte da rimborsare. Per le vedove degli operai deceduti, l’aumento sarà di 250 euro sulla pensione di reversibilità. Gli arretrati previsti sono circa 100 mila euro per i lavoratori ancora in vita, mentre per i deceduti, le vedove riceveranno tra 60 e 70 mila euro, a seconda delle circostanze.

Questa sentenza segna un importante riconoscimento dei diritti dei lavoratori esposti ad amianto e sottolinea la necessità di protezione adeguata per tutti coloro che sono stati coinvolti in ambienti di lavoro pericolosi. La giustizia ha finalmente raggiunto questi lavoratori e le loro famiglie, portando una compensazione significativa e promuovendo una maggiore consapevolezza e azione legislativa per la protezione dei lavoratori in tutta Italia.